Emigranti dell’autore polacco Slawomir Mrozek è la storia di due uomini “senza nome”, di due emigranti  che vivono l’ultimo giorno dell’anno nella solitudine della loro tana/scantinato in una grande città straniera, mentre dai piani superiori del palazzo arrivano i suoni della festa. Due poveri emigranti, « due uomini » che vivono una condizione di lontananza dalla propria terra, di un desiderato quanto improbabile ritorno, di incomunicabilità e ricerca di relazioni. Il quadro è nudamente realistico e il testo si regge sul dialogo fra i due anonimi protagonisti, AA e XX. Nel confronto serrato, che sapientemente dosa l’elemento comico e quello tragico Mrozek contrappone le opposte argomentazioni, con un drammatico dibattito sulla parola libertà. Esso serve inoltre a rappresentare in tutta la sua disperazione la condizione di solitudine dell’emigrato e, più in generale, dell’uomo nella società contemporanea. XX è un proletario istintivo e probabilmente di estrazione contadina, mentre AA è un intellettuale amareggiato e deluso. I due vivono in un sottoscala povero, squallido (due brandine, un lavandino e un paravento che nasconde l’angolo cottura), tubi vari scendono sulle pareti di fondo  che amplificano rumori e voci provenienti dai piani sovrastanti, rumori e voci di una città per loro ostile.Uno scontro/confronto. Un amarsi/odiarsi. Una riflessione sulla loro condizione. Un’analisi della loro vita. La scena si riempie di parole che scorrono senza interruzione in dialoghi serrati, di emozioni tristi e dolorosi, di frustrazioni, paure e speranze che appartengono a chi viene strappato dalla propria terra, dalla propria cultura, a chi diventa straniero nel mondo. Aggressività e amicizia, attrazione e repulsione legano i due personaggi nella loro esistenza quotidiana. La tensione è sempre alta, quel sottile filo che li tiene uniti è pronto a spezzarsi, ma è troppo forte la voglia di condividere la propria solitudine, di stare soli ma senza separarsi.Una storia senza tempo, una qualunque storia di emigranti che spostandosi (dalla Calabria o dal Marocco o da qualsiasi altra parte del mondo) alla ricerca di fortuna spesso sono stati vittima di razzismo, intolleranza, o della loro stessa solitudine: una storia che ci appartiene.
 
 dal 14  al 24   gennaio 
Associazione Culturale Sebezia Onlus
 Presenta La Compagnia Teatrale La Linea Sottile
 In EMIGRANTI di Slawomir MROZEK
 Con Luigi IACUZIO e Marco SILANI
 Regia di
Massimo COSTABILE
scene/Salvatore Anelli
 
Note Biografiche
 Luigi Iacuzio si forma come attore presso il Teatro dell’Acquario di Cosenza e successivamente presso l’Accademia d’Arte Drammatica del Teatro Bellini di Napoli diretta da Tato Russo. Si perfeziona seguendo corsi di danza Modern Jazz, stage di perfezionamento con il Living Theatre, studio del Metodo Strasberg con Francesca De Sapio e Vito Vinci, stage di canto con il maestro Antonio Sinagra. Attore versatile, passa con disinvoltura dal comico al tragico, dalla prosa al musical; recita in teatro, al cinema e in tv. In teatro si distingue per l’interpretazione di Caligola diretto da L. Galassi e per quella del Fratello sano in “L’altro” di A. Nicolaj diretto da Massimo Costabile, per la quale vince il premio come migliore attore nel 2000. E’ diretto da Tato Russo in “Sogno di una notte di mezza estate” dove interpreta Demetrio e nei Musical “Masaniello”, “Viva Diego”, “Oh Calcuttah”, “”. Recita al fianco di G. Pambieri e Lia Tanzi negli spettacoli “Edipo Re” di Sofocle, “Uccelli” di Aristofane, “Il costruttore Solness” di E. Ibsen. Interpreta Sandro al fianco di Giuliana De Sio nello spettacolo “Notturno di donna con ospiti”, per la regia di E.M.La Manna. Nel 2005 è Edipo nell’ “Edipo Re” diretto da Massimo Costabile. Nel 2006 è protagonista nello spettacolo “Emigranti” di S. Mrozeck diretto da Massimo Costabile. A febbraio scorso è stato protagonista dello spettacolo “…Ti abbraccio nel buio” scritto e diretto da Camilla Cuparo. E’ attualmente in scena con la compagnia “Scena verticale” con lo spettacolo “Luigi Sturzo-Le tre male bestie”, dove interpreta Luigi Sturzo diretto da Dario De Luca. Nel 2009 interpreta Nanà nello spettacolo “Luparella di Enzo Moscato con la regia di F. Menconi ed è protagonista insieme ad Ettore Bassi E katia Greco Nello spettacolo “La grande cena” scritto e diretto da Camilla Cuparo. Protagonista dei film per il cinema, “Pater Familias” per la regia di F. Patierno (Film in concorso al Festival di Berlino e rappresentato in tutti i più importanti festival italiani e internazionali); “Segui le ombre” regia di L. Gaudino (Film in concorso al festival del film noir di Courmayeur); “Sandra Kristoff” per la regia di Vito Vinci (Film vincitore del premio “Miglior film esordiente” al Festival del cinema europeo di Lecce). Inoltre partecipa ai films “Il cuore Altrove” di Pupi Avati, “Il resto di niente” di Antonietta De Lillo. E’ protagonista dei film “Le cose in te nascoste” diretto da Vito Vinci e “Stato di Grazia” diretto da Valerio Esposito, entrambi prossimamente nelle sale. Attualmente è al cinema con l’opera prima di Toni D’angelo “Una Notte”. Partecipa a “Un posto al Sole”. E’ stato l’ispettore Mancuso nel film in due puntate per Canale 5 “Donne Sbagliate” regia di Monica Vullo. Compositore di canzoni, testi e musica. Compone la canzone “Notte” (testo- Luigi Iacuzio e Toni D’angelo, musica- Luigi Iacuzio) per il film “Una Notte”.
 
 
 
 
INFO PER LE SCUOLE
 
Il progetto prevede: spettacolo, breve dibattito
Ambiti didattici di interesse: Lettere, Filosofia, Storia,Sociologia/psicologia
Durata: 65 minuti / Prezzo studenti: 8.00 euro / Data e Orario spettacolo: da concordare
 
repliche mattutine e pomeridiane disponibili nei giorni 15 -16 – 19 -20 -21 -22- 23 Gennaio
 
Eventuali partecipazioni in orari serali saranno considerate sempre allo stesso prezzo scuola
prenotare telefonare al 3476880829 
sancarluccio@teatrosancarluccio.com
 
Via S.Pasquale a Chiaia, 49  Napoli
081/405000 – 081426161 – cell. 347 2430342
 
di Gennaro De Crescenzo