Per attaccare il Sud “truffatore, illegale o sperperatore” si parla spesso, molto spesso, dei redditi di cittadinanza o dei forestali o magari pure dei caschi in motorino. Si parla meno spesso, invece, di questioni molto più “serie” e che riguardano il Nord. Dai bilanci della Corte dei Conti 2019 alcuni dati interessanti e relativi alle società partecipate (create per i servizi ai cittadini). La Lombardia (17% delle partecipate italiane) “vanta” un debito di 26,5 miliardi; il Friuli 12,7; l’Emilia 8,8; il Veneto 7,2; il Piemonte 7,1; la Campania 3,8; la Sicilia 3,2; la Puglia 2,1; la Calabria 830 milioni; la Basilicata 260 milioni. I debiti del Nord, allora, in contrasto con il racconto relativo a sprechi ed efficienze, ammontano a oltre 60 miliardi, quelli del Sud a 10 miliardi circa. Lo schema è quello che conosciamo da 160 anni e che ha creato (e non risolto) le questioni meridionali seguendo la linea “i meridionali sono brutti sporchi e cattivi ed è sempre colpa loro”. Soluzioni? Denunciare e divulgare tutto in attesa di (vere) classi dirigenti.
MOVIMENTO PER IL NUOVO SUD
Commissione Economia