Dopo le ultime dichiarazioni relative all’investimento di 150 milioni del Recovery Fund per il recupero dell’Albergo dei Poveri a Napoli, il Movimento Neoborbonico ha inviato ai ministri per il Sud e per i Beni Culturali Carfagna e Franceschini un progetto per la valorizzazione del grande monumento voluto da Carlo di Borbone nel Settecento.
Da tempo il movimento culturale che da 28 anni svolge attività di ricerca e divulgazione in particolare del periodo borbonico denuncia lo stato di abbandono e di degrado di uno dei siti più importanti dell’ex capitale del Regno delle Due Sicilie nel silenzio di intellettuali e politici e tra progetti spesso poco rispettosi della sua storia.
Recente anche la promozione di un’interrogazione parlamentare da parte dei neoborbonici e firmata da undici senatori (prima firmataria la senatrice Sabrina Ricciardi) con risposta del Ministero lo scorso novembre in merito all’urgenza dei necessari interventi di restauro.
L’elaborazione del progetto curato soprattutto da Gennaro De Crescenzo, Emilio Caserta e Salvatore Lanza, ha coinvolto architetti, storici, archivisti e imprenditori e richiederà anche il coinvolgimento del principe Carlo di Borbone, Capo della Real Casa.
Nel segno della tradizione e dell’identità di quei luoghi che fecero registrare numerosi primati architettonici, sociali, artigianali, industriali e tecnologici, il progetto è finalizzato alla valorizzazione delle attuali eccellenze di Napoli e del Sud in una vera e propria “accademia”, un vero e proprio “polo” di riferimento per una nuova “città delle arti” e nell’unione, com’era nel passato, di produttività, assistenza e formazione.