Lo Statuto

È costituito il “Movimento per il Nuovo Sud”, in seguito chiamato anche solo con la parola “Movimento”.

È un movimento politico che intende realizzare, con metodo democratico, la partecipazione dei cittadini alla determinazione della politica europea, nazionale, regionale e locale.

Il Movimento ha sede legale in Nola (NA) alla Via Aldo Moro n.37.

Il Consiglio Direttivo nazionale del Movimento può deliberare il trasferimento della propria sede legale e l’apertura di sedi territoriali su tutto il territorio nazionale.

Il Movimento è titolare del proprio simbolo e ne amministra l’utilizzo a norma del presente Statuto.

Il simbolo del Movimento è costituito dalla scritta: “Movimento per il Nuovo Sud”, accompagnato dal simbolo storico del Regno delle Due Sicilie, contornato da un cerchio di colore blu. La scritta è di colore blu, ad eccezione delle parole “il Nuovo”, che sono di colore celeste, mentre il puntino della “i” è di colore rosso. Per semplificazione si potrà anche definire semplicemente: “Nuovo Sud”o “il Nuovo Sud”.

L’Assemblea Nazionale del Movimento dispone eventuali modifiche del simbolo e può delegare, a tal fine, la Direzione Nazionale del Movimento. Eventuali modifiche del simbolo ai soli fini elettorali nelle elezioni amministrative, regionali, politiche ed europee, sono demandate al Presidente Nazionale del Movimento, sentiti gli organismi territoriali competenti.

 

Il Movimento è una libera associazione di persone con la finalità di concorrere alla determinazione della politica nazionale e degli enti locali, così come previsto dalla costituzione italiana. I principi fondanti sono quelli della Costituzione repubblicana e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. In particolare, il Movimento promuove sempre i valori della democrazia e promuove la rappresentanza politica, culturale, sociale ed economica in particolare dei cittadini del Mezzogiorno d’Italia promuovendo tutte le azioni democraticamente e istituzionalmente possibili e necessarie per colmare il divario Nord-Sud e favorire pari diritti tra i cittadini di tutta l’Italia. Il Movimento ha tra i suoi obiettivi la ricostruzione e la divulgazione della storia italiana ed in particolare del Sud dell’Italia, dei suoi valori, dalle origini greche al periodo borbonico e attuale, delle motivazioni e dello sviluppo della questione meridionale con relative attività di ricerca, pubblicazioni, seminari, mostre, interventi sulla toponomastica e aggiornamento dei libri di testo scolastici. Il Movimento si propone la valorizzazione delle tradizioni, dell’economia e delle eccellenze del territorio, in particolare per sviluppare l’occupazione giovanile. Il Movimento si propone la lotta contro ogni forma di criminalità e di illegalità, la difesa dell’ambiente, la ricostruzione e la valorizzazione dei rapporti tra meridionali residenti in Italia e all’estero e la difesa dei cittadini meridionali da attacchi mediatici e politici per il recupero dell’orgoglio di essere meridionali in ogni situazione e contesto. Il Movimento si impegna nel riconoscimento, l’affermazione, la promozione e la tutela dei doveri, dei diritti e delle libertà delle persone, sia come singoli sia nelle formazioni sociali sempre sulla base dei principi di collegialità e partecipazione.

Chiunque condivida i principi e gli obiettivi del Movimento può iscriversi con le modalità che saranno stabilite dall’Organo direttivo, versando la propria quota di iscrizione annuale.

L’iscrizione è oggetto di una valutazione di non manifesta inammissibilità, per palese conflitto con i principi fondamentali del Movimento, da parte del Consiglio Direttivo, che a tal fine può domandare chiarimenti all’interessato ed eventualmente chiedere un parere preventivo al Comitato di garanzia. Il parere negativo, approvato in ogni caso a maggioranza assoluta dei componenti, deve essere motivato concretamente.

L’iscritto gode dei diritti ed è tenuto all’adempimento dei doveri previsti dal presente Statuto e dai regolamenti che disciplinano la vita del Movimento. Avverso la ritenuta violazione dei propri diritti o per contestare l’adempimento dei propri doveri ciascun iscritto può presentare ricorso al Comitato di garanzia.

Gli iscritti hanno diritto di voto nelle consultazioni interne al Movimento purché siano in regola con la quota associativa.

Gli iscritti hanno diritto all’elettorato passivo nelle occasioni congressuali.

Gli iscritti hanno il dovere di rappresentare e sostenere il Movimento conformando il loro comportamento a requisiti di onorabilità e rispettabilità. Gli iscritti hanno inoltre il diritto di:

partecipare alla vita associativa e alla definizione della linea politica;

avere accesso alle informazioni utili a garantire una compiuta e responsabile partecipazione;

adire e ricorrere agli organismi di garanzia per denunciare violazioni statutarie o regolamentari e per tutelare i propri diritti associativi.

Gli iscritti hanno inoltre il dovere di: contribuire economicamente alla vita del Movimento, versando regolarmente le quote associative;

impegnarsi nel proprio ambiente sociale, culturale, territoriale o lavorativo per la crescita del Movimento diffondendo i suoi programmi e le sue idee.

Il Movimento ha una struttura federale, basata su propri Comitati Territoriali e può promuovere per le diverse tornate elettorali, accordi o apparentamenti con altri movimenti politici e liste civiche territoriali. Ciascun comitato è composto da un numero di iscritti compreso tra dieci e cinquanta.

Il Consiglio Direttivo riceve e vaglia le richieste di costituzione dei Comitati e può autorizzare, in via transitoria, la presenza di un numero di componenti del comitato inferiore a dieci o superiore a cinquanta, purché siano in ogni caso salvaguardate le esigenze di collegialità e di funzionalità.

Ciascun iscritto, in base alla propria residenza afferisce al Comitato di zona e, se non fosse presente, a quello più vicino e, se lo ritiene opportuno, alla sede centrale.

I Comitati si costituiscono su base territoriale, ovvero, secondo le strutture istituzionali previste: CIRCOSCRIZIONALI, MUNICIPALI, COMUNALI, PROVINCIALI, METROPOLITANE.

Successivamente all’avvenuta iscrizione, il Comitato elegge un portavoce o due portavoce fissando la durata del loro mandato che non può essere in ogni caso inferiore a sei mesi e superiore a diciotto. In ogni caso, nella successione nella funzione di portavoce, ciascun Comitato promuove l’equilibrio di genere. Il nome del portavoce o dei portavoce è comunicato al Consiglio Direttivo immediatamente dopo l’avvenuta elezione. I portavoce coordinano l’attività del Comitato e svolgono le funzioni di collegamento con l’organizzazione nazionale.

I singoli comitati territoriali devono essere costituiti, necessariamente, sulla base dell’atto costitutivo tipo, che sarà predisposto dalla Consiglio Direttivo.

Chiunque si iscriva al MOVIMENTO, si impegna a rispettare e promuovere i principi statutari e i regolamenti che gli organi competenti approveranno per regolare la vita associativa e la partecipazione alla discussione e ai procedimenti decisionali. L’iscritto promuove le adesioni al MOVIMENTO, sostiene le sue campagne e partecipa attivamente alle sue iniziative.

L’iscritto partecipa a tutti i procedimenti decisionali, individualmente o attraverso il Comitato. La partecipazione è favorita anche attraverso l’utilizzo piattaforme deliberative online. La partecipazione è valorizzata e garantita anche attraverso il ricorso a referendum interni, tra gli iscritti, con eventuale estensione anche ai non iscritti, secondo le norme che saranno stabilite in apposito Regolamento, che potrà prevedere ulteriori forme di partecipazione conformi ai principi di cui al presente Statuto.

Il MOVIMENTO, attraverso i propri organi nazionali, promuove intese con associazioni, reti civiche, liste civiche e soggetti politici, le cui finalità siano compatibili con i valori fondativi del Movimento stesso. Il rispetto dei diritti e dei doveri degli iscritti è garantito dal Comitato di garanzia che giudica sulle eventuali contestazioni in merito.

Gli organi nazionali del MOVIMENTO sono:

– l’Assemblea Generale;

– il Presidente;

– il Consiglio Direttivo;

– Il Centro Studi;

– il Comitato di Garanzia.

Gli Organi rimangono in carica per tre anni dalla loro costituzione, sono rinnovabili, salvo termini maggiori o minori, previsti dal presente statuto. Decorso detto termine, gli organi Nazionali restano in carica per la sola ordinaria amministrazione, collegata alla tempestiva convocazione dell’Assemblea Generale, che rinnovi le cariche.

L’Assemblea Generale determina, con il Presidente, l’indirizzo politico del MOVIMENTO. Essa è composta da tutti gli iscritti, secondo quanto stabilito nel suo Regolamento, approvato mediante procedura telematica, da tutti gli iscritti. Essa delibera in ogni caso a maggioranza dei votanti, salvo che lo Statuto o il Regolamento stabiliscano diversamente.

L’Assemblea Generale elegge il Presidente, e su proposta di questi, il vicepresidente, il tesoriere e il portavoce, secondo quanto previsto dal presente Statuto.

L’Assemblea Generale esprime l’indirizzo politico del MOVIMENTO, discutendo e votando mozioni, ordini del giorno, risoluzioni, secondo le modalità previste dal Regolamento adottato.

L’Assemblea GENERALE è convocata dal suo Presidente almeno una volta all’anno, anche mediante riunione telematica, attraverso la piattaforma deliberativa on-line.

In ogni caso, a tutti gli iscritti, individualmente o attraverso il Comitato del quale fanno parte, è assicurata la più ampia partecipazione a tutti i procedimenti decisionali.

Nella prima seduta, l’Assemblea Nazionale approva il proprio regolamento di funzionamento.

L’Assemblea Nazionale elegge, al suo interno, il Presidente dell’Assemblea ed un eventuale ufficio di Presidenza. Il Presidente dell’Assemblea convoca l’Assemblea Generale stessa e ne dirige i lavori.

L’Assemblea modifica lo Statuto su apposita proposta approvata dal Comitato Organizzatore, a maggioranza qualificata dei due terzi, e lo adegua alle norme eventualmente entrate in vigore.

L’Assemblea Generale può essere convocata dal Presidente del Movimento, dal Vicepresidente, in caso di impossibilità del primo, e dal Comitato Organizzatore.

Il Presidente è eletto dall’Assemblea Generale, con voto personale, uguale, libero e segreto, espresso da parte di ciascun iscritto. Il mandato del Presidente ha durata triennale ed è rinnovabile. Può candidarsi a Presidente qualunque iscritto al MOVIMENTO eleggibile nelle istituzioni. La candidatura deve essere presentata con almeno il 20% degli iscritti. Il Presidente è il legale rappresentante dell’Associazione ed, in quanto tale, gestore del simbolo di cui all’art. 1.

Contestualmente alla elezione del Presidente, deve essere eletto un Vicepresidente, su proposta del Presidente il quale sostituirà quest’ultimo in tutti i casi nei quali esso non potrà o non vorrà svolgere le proprie funzioni. Nel caso di impossibilità per il Presidente, di adempiere al proprio incarico, il Consiglio Direttivo delegherà le sue funzioni al Vicepresidente.

Il Presidente esprime al massimo livello l’indirizzo politico del MOVIMENTO, sulla base delle indicazioni dell’Assemblea Generale, espresse anche in forma telematica sulla base dell’attività dei Comitati e del Consiglio Direttivo.

Il Presidente decide dell’utilizzo del simbolo in tutte le competizioni elettorali.

Il Presidente può presentare le proprie dimissioni all’Assemblea Generale, che delibera entro i successivi dieci giorni. Nel caso in cui esse siano respinte dalla maggioranza dei votanti, il Presidente può ripresentarle nei successivi dieci giorni e le stesse sono così da considerare come definitive e irrevocabili. Nel caso in cui la carica di Presidente si rendesse vacante, il Vice Presidente o il Consiglio Direttivo dovrà convocare, senza indugio l’Assemblea Generale, la quale dovrà eleggere il nuovo Presidente. Nel caso di cessazione, per qualsiasi ragione, del Presidente, dalla sua carica, il Consiglio Direttivo resterà in carica fino alla proclamazione del nuovo Presidente e della nuova Consiglio Direttivo.

Fino alla proclamazione dei risultati relativi alla elezione del nuovo Presidente e del Consiglio Direttivo, il Vicepresidente sarà il legale rappresentante del MOVIMENTO, mentre il Centro Studi e il Consiglio Direttivo rimangono in carica per l’espletamento delle funzioni necessarie e la eventuale conclusione delle questioni avviate.

Su proposta del presidente e con delibera a maggioranza del Consiglio Direttivo, può essere costituito un “Centro Studi per il Nuovo Sud” come organo di consulenza tecnica.

La durata della sua carica è la stessa di quella del Presidente. Possono essere nominati come membri del Centro Studi tutti gli iscritti che abbiano conseguito una specializzazione in un settore culturale, comprovabile attraverso titoli accademici o comunque attraverso una documentata e continuativa attività professionale che ha portato a pubblici riconoscimenti ed a un notorio apprezzamento o attraverso una rilevante e continuativa attività pubblicistica nel settore o attraverso rilevanti esperienze di consulenza tecnica presso istituzioni o organismi pubblici o privati.

Quando sia necessario, per assicurare il coordinamento con aspetti organizzativi, il Centro Studi potrà, altresì, invitare a partecipare ai propri lavori uno o più componenti del Consiglio Direttivo.

Il Centro Studi delibera a maggioranza dei presenti e organizza i propri lavori secondo modalità dallo stesso stabilite eventualmente anche in forma di regolamento, assicurando una piena collegialità. Può eleggere un coordinatore culturale che può svolgere, su espressa delega del Presidente, anche funzioni di portavoce del MOVIMENTO e di coordinatore dei rapporti con enti, istituzioni e stampa. Il Centro Studi può creare proprie articolazioni in sotto-comitati o dipartimenti, differenziate per ambiti disciplinari.

Il Consiglio Direttivo è organo esecutivo eletto dall’Assemblea Generale: esso è composto da un numero di persone non inferiore a cinque e non superiore trentuno. I componenti del Consiglio Direttivo sono eletti dall’Assemblea Generale secondo le norme fissate nel relativo regolamento, sulla base di una lista collegata a un candidato alla carica di Presidente.

La durata del mandato corrisponde a quella del Presidente. Il Consiglio Direttivo si occupa della gestione del MOVIMENTO e, in particolare, si occupa di: gestire il tesseramento, approvare l’iscrizione dei singoli, la creazione dei comitati e l’assegnazione degli iscritti agli stessi; approvare l’utilizzo del nome e del simbolo; favorire iniziative o su strumenti di comunicazione di carattere locale o nazionale; amministrare il database, il sito, e gli strumenti tecnici del MOVIMENTO; promuovere e coordinare, sulla base delle eventuali indicazioni del Centro Studi, le campagne del MOVIMENTO e procedere al successivo coordinamento delle stesse; organizzare gli eventi nazionali; curare la raccolta fondi e la tesoreria, e presentare un rendiconto trasparente della situazione finanziaria; gestire gli adempimenti amministrativi.

Il Consiglio Direttivo assume la gestione del MOVIMENTO, nel caso in cui il Presidente venisse a mancare, anche temporaneamente, delegando tutti o alcuni dei suoi poteri al Vicepresidente. Qualora l’impossibilità temporanea, per il Presidente, si protragga oltre i sei mesi, essa dovrà considerarsi definitiva. In caso di impossibilità definitiva, per il Presidente, di adempiere le proprie finzioni, il Consiglio Direttivo dovrà convocare, senza indugio, l’Assemblea Generale, per l’elezione del nuovo Presidente e del nuovo Consiglio Direttivo.

Il Consiglio Direttivo, compiuti tutti gli accertamenti necessari, può disporre, con votazione a maggioranza assoluta dei suoi componenti, le seguenti misure nei confronti dei comitati:

– scioglimento (quando sia riscontrata una grave o reiterata violazione dei principi fondamentali di cui al presente Statuto o sia accertata la mancata ottemperanza, entro il termine previsto, alla espressa diffida, da parte dello stesso Consiglio Direttivo, a porre fine a una grave violazione di altre norme statutarie);

– sospensione: nel caso in cui sia riscontrata una violazione dei principi del MOVIMENTO o delle norme del presente Statuto;

– commissariamento, nel caso in cui sia stata deliberata la sospensione o comunque in caso di gravi contrasti interni che impediscono la operatività del comitato stesso.

Avverso tali misure il Comitato, in presenza della maggioranza degli iscritti, può deliberare, a maggioranza dei presenti, di proporre ricorso al Comitato di garanzia entro sessanta giorni dal ricevimento della relativa comunicazione. La decisione di scioglimento diviene in ogni caso definitiva soltanto se, alla scadenza del termine di sessanta giorni, non è stato presentato ricorso. Se è stato presentato ricorso, lo scioglimento diverrà definitivo soltanto a seguito dell’eventuale rigetto dello stesso da parte del Comitato di garanzia. In attesa che la decisione di scioglimento diventi eventualmente definitiva l’attività del comitato è sospesa e può dare luogo alla nomina di un commissario provvisorio.

Il Consiglio Direttivo, compiuti tutti gli accertamenti necessari, può disporre, con votazione a maggioranza assoluta dei suoi componenti, le seguenti misure nei confronti dell’iscritto:

a. espulsione: – nei casi di grave o reiterata violazione dei principi fondamentali DEL MOVIMENTO di cui al presente Statuto; – nel caso in cui l’iscritto sia riscontrato appartenere anche ad UN partito o movimento politico e, nonostante l’invito a optare, non vi abbia proceduto nei successivi trenta giorni; – nei casi individuati dal Codice etico;

b. sospensione: – nei casi in cui, essendo in corso un procedimento che potrebbe portare all’espulsione, risultino comunque chiari elementi in base ai quali è presumibile che la violazione vi sia stata; – nei casi di violazione dei principi fondamentali del MOVIMENTO di cui al presente Statuto che non assumano una gravità tale da dare luogo all’espulsione; – nei casi individuati dal Codice etico;

c. censura: – nei casi di prolungata e ingiustificata inattività rispetto alle campagne e iniziative del MOVIMENTO; – nei casi individuati dal Codice etico.

Avverso tali misure l’interessato può proporre ricorso al Comitato di garanzia, entro sessanta giorni dal ricevimento della relativa comunicazione. La decisione di espulsione diviene in ogni caso definitiva soltanto se, alla scadenza del termine di sessanta giorni, non è stato presentato ricorso. Se è stato presentato ricorso, l’espulsione diverrà definitiva soltanto a seguito dell’eventuale rigetto dello stesso da parte del Comitato di garanzia. Il Consiglio Direttivo, accertato, anche a seguito degli opportuni contatti con l’iscritto, il mancato rinnovo dell’iscrizione nei quattro mesi successivi alla scadenza prevista, nonostante almeno una comunicazione di messa in mora, ne dispone la decadenza, con il conseguente definitivo venire meno della sua appartenenza al MOVIMENTO e al necessario adempimento dei doveri ed esercizio dei diritti derivanti dall’iscrizione. In ogni caso, alla scadenza del termine previsto per il mancato rinnovo dell’iscrizione, ove l’iscritto non vi abbia provveduto, il suo diritto di voto nel Comitato e nell’Assemblea Generale, anche convocata su piattaforma, è immediatamente sospeso. Quando lo ritenga utile in ragione delle questioni da affrontare, il Consiglio Direttivo può invitare a partecipare ai propri lavori uno o più componenti del Centro Studi.

Il Consiglio Direttivo delibera a maggioranza dei presenti e svolge i propri lavori secondo modalità dallo stesso stabilite eventualmente anche in forma di regolamento, assicurando una piena collegialità.

E’ nominato dall’Assemblea Generale. Qualsiasi Socio con una anzianità di associazione di almeno 2 anni consecutivi può candidarsi all’elezione per la carica di componente purché non ricopra altre cariche sociali o intenda candidarsi ad esse, sia in regola con tutti gli articoli statutari e non sia mai stato soccombente in un giudizio di violazione del Codice Deontologico. Il Collegio dei Probiviri, in carica per tre anni, si compone di tre membri che sceglieranno tra loro il Presidente del Collegio con potere di rappresentanza. La funzione del Collegio dei Probiviri è quella di controllare il rispetto delle norme statutarie, etiche e deontologiche da parte dei Soci e degli altri organi sociali, nonché di dirimere eventuali controversie che dovessero sorgere tra Soci ovvero tra Soci e organi sociali ovvero tra Soci e terzi, escluse quelle che per legge o per statuto competono ad altre entità giudicanti. Il Comitato di Garanzia opera in piena indipendenza e risponde, per il tramite dei suoi componenti, esclusivamente all’Assemblea Generale.

Il Comitato agisce per propria iniziativa o su segnalazione, esamina e giudica secondo equità, in via arbitraria irrituale e senza formalità di procedura, trasmettendo quindi il proprio insindacabile giudizio al Consiglio Direttivo che adotterà gli opportuni provvedimenti attuativi.

Il finanziamento del MOVIMENTO è rappresentato dalle quote di iscrizione. Ulteriori risorse per finanziare l’attività del MOVIMENTO sono costituite da erogazioni liberali e da qualunque forma di donazione, anche on line, dai contributi degli eletti, dalle raccolte a progetto, dalla vendita di libri e oggettistica, secondo le modalità stabilite dalla legge.

I comitati raccolgono e amministrano le risorse secondo le disposizioni del presente articolo e del Regolamento finanziario del MOVIMENTO, oltre che eventualmente dei propri, adottati in conformità del presente Statuto, redigendo, a seguito del trasferimento delle risorse di cui al precedente comma, un bilancio preventivo e un bilancio consuntivo. In assenza della nomina di un tesoriere le funzioni di amministrazione delle risorse sono svolte dal portavoce o, in presenza di due portavoce, dal più giovane per età, purché maggiorenne.

Il tesoriere è il responsabile della gestione economico-finanziaria e patrimoniale, svolge tutte le operazioni necessarie a tal fine, redige il bilancio consuntivo di esercizio del MOVIMENTO in conformità della normativa sui partiti politici, corredato da una relazione sulla gestione. Il bilancio consuntivo e il bilancio consolidato sono approvati dall’Assemblea Generale entro il 31 maggio dell’anno successivo a quello al quale il consuntivo si riferisce. Entro il 30 novembre di ogni anno il tesoriere sottopone al Presidente e al Consiglio Direttivo il bilancio preventivo per l’anno successivo. Esso è quindi approvato dall’Assemblea Generale entro il 31 dicembre. I TERMINI DI CUI SOPRA SONO ORDINATORI.

Il bilancio consuntivo di esercizio è pubblicato sul sito web del MOVIMENTO entro quindici giorni dall’approvazione. Ulteriori norme sono stabilite nel Regolamento finanziario immediatamente operativo a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio Direttivo che lo pubblicherà immediatamente dopo sul sito web del MOVIMENTO e che dovrà in ogni caso essere riapprovato entro i successivi sessanta giorni dall’Assemblea Generale. Il Regolamento potrà essere successivamente modificato, in tutto o in parte, con le stesse modalità.

La gestione amministrativa e finanziaria si conforma alla normativa vigente sul funzionamento e sul finanziamento dei movimenti politici; ogni intervenuta modifica legislativa che dovesse contrastare con lo Statuto si intende automaticamente recepita nello stesso, in attesa di adeguarlo formalmente.

La selezione dei candidati alle elezioni per cariche monocratiche e nelle assemblee legislative, avviene eventualmente a seguito di elezioni primarie riservate agli iscritti del Movimento secondo le norme stabilite con regolamento adottato dal Consiglio Direttivo. Le candidature per le altre assemblee elette a suffragio universale diretto o per quelle elette da parte di componenti di altre assemblee sono deliberate dal comitato o dai comitati che insistono nel territorio interessato. Naturalmente, in ossequio alle leggi vigenti, i candidati saranno scelti dagli aderenti fra i cittadini italiani e non devono essere stati condannati in via definitiva per reati che il Consiglio Direttivo del Movimento giudichi incompatibili; devono impegnarsi per la trasparente autoriduzione delle indennità ricevute, se eletti, in base ai criteri fissati dal Consiglio Direttivo del Movimento.

Il Movimento svolge la propria attività politica nel pieno rispetto e valorizzazione del principio di trasparenza e partecipazione anche amministrativa. Tutti gli atti e le decisioni degli organi nazionali sono pubblici. Delle loro adunanze è data piena pubblicità sul sito web del MOVIMENTO, attraverso la pubblicazione dei relativi verbali. In ogni caso gli iscritti possono rivolgere al Comitato di garanzia, al Centro Studi o al Consiglio Direttivo richieste di informazioni che devono essere evase entro i successivi trenta giorni. I Comitati sono tenuti a svolgere tutta la propria attività secondo i medesimi principi e a tenere un verbale delle decisioni assunte. Il Comitato di garanzia vigila sul pieno rispetto del principio di trasparenza.

Deve in ogni caso essere assicurato il rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari poste a tutela della riservatezza e in particolare del rispetto della vita privata e della protezione dei dati personali.

Il Movimento non ha fine di lucro e dispone di un patrimonio da cui si attinge per le spese connesse al suo funzionamento.

Il patrimonio iniziale è costituito dalle somme e dai beni conferiti dai fondatori, dai membri del Consiglio Direttivo provvisorio e da coloro che abbiano voluto sostenere il progetto associativo fin dal suo avviamento.

Il Consiglio Direttivo, all’unanimità, ovvero, in assenza di quest’ultima, il Comitato di Presidenza, stabilisce le modalità di costituzione o accrescimento del patrimonio.

Al termine di ciascun anno è redatto a cura del Tesoriere un rendiconto economico dell’esercizio con le modalità previste nell’articolo 8) della Legge 2 gennaio 1997 n.2 come modificato dall’articolo 9) comma 23 della Legge 6 luglio 2012 n.96.

Il rendiconto, nel termine dei successivi novanta giorni, è sottoposto per la relativa approvazione, previe verifiche da parte di Società di Revisione, ai sensi dell’articolo 9) comma 1 della legge 6 luglio 2012 n.96, all’Organo che risulterà all’uopo individuato nello Statuto definitivo.

Immediatamente dopo l’approvazione del presente Statuto, l’Assemblea Generale provvede all’elezione del Consiglio di cui all’articolo 7, secondo quanto previsto all’articolo 11.

Contestualmente è avviato il percorso che porterà all’elezione degli organi di cui all’art. 6 secondo quanto previsto agli articoli 8, 9 e 10. Fino al termine delle procedure elettorali, che dovrà avvenire entro la conclusione dei lavori della prima assemblea nazionale, al fine di assicurare la continuità dell’attività del MOVIMENTO sono prorogati il Centro Studi e il Consiglio Direttivo di cui al Regolamento provvisorio pubblicato sul sito www.ilnuovosud.it nella composizione ivi specificata. Per quanto non previsto dal presente Statuto, si applicano le norme del codice civile e le altre norme di legge vigenti in materia di regolamentazione dei partiti politici. Con l’approvazione del presente Statuto, l’Assemblea Generale autorizza il Consiglio Direttivo ad apportare esclusivamente le ulteriori modifiche che la Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei partiti politici indicherà eventualmente come necessarie al fine di rispettare le condizioni richieste dal decreto legge 28 dicembre 2013, n. 149, convertito con modificazioni in legge 21 febbraio 2014, n. 13.

Il presente Statuto può essere modificato con il voto favorevole della maggioranza assoluta degli iscritti convocati nell’Assemblea Generale. Ove questa non sia raggiunta è possibile procedere a una seconda votazione degli iscritti convocati nell’Assemblea nella quale la modifica è approvata con il voto favorevole dei tre quinti dei votanti. La maggioranza assoluta degli iscritti convocati nell’Assemblea Generale è in ogni caso necessaria per la modifica del simbolo. Le modificazioni non possono essere in ogni caso relative ai principi fondamentali contenuti all’articolo 2.

I sottoscritti dichiarano di aver letto e di approvare quanto sopra stabilito nel presente atto.

Napoli, li trenta luglio duemilaventi