Ben 15 le gare condizionate fortemente dagli arbitri. Tutto Napoli.net evidenzia come il Napoli in questo campionato sia stato penalizzato.
1a giornata Roma-Napoli, Arbitro: Rizzoli di Bologna. L’azione del vantaggio giallorosso è viziata da un fallo nei confronti di Santacroce. Lo stesso difensore partenopeo viene espulso per due cartellini gialli che a norma di regolamento ci possono essere (anche se molto generosi). La stessa fiscalità del direttore di gara non c’è nei confronti dei padroni di casa.
2a giornata Napoli-Fiorentina, Arbitro: Tagliavento di Terni. Il vantaggio della Fiorentina con Adrian Mutu è in netta posizione di fuorigioco.
3a giornata Udinese-Napoli, Arbitro: Orsato di Schio. Secondo giallo per Santacroce assolutamente ingiusto. In questo caso ad ingannare l’arbitro è anche l’ex Maurizio Domizzi che simula di aver subito fallo dal difensore partenopeo mentre invece non c’è alcun contatto.
6a giornata Genoa-Napoli, Arbitro: Dondarini di Finale Emilia. Partita completamente stravolta dall’arbitro emiliano, su cui c’erano forti dubbi già prima della gara per le sue implicazioni nella vicenda giudiziaria relativa a calciopoli. Al minuto 18, sul punteggio di 1-0 per gli azzurri, Lavezzi va via a Criscito con un sombrero a rientrare. Dondarini vede il fallo di mano concedendo punizione dal limite, ma i piedi di entrambi i giocatori sono nettamente in area di rigore. Rigore solare negato agli azzurri. Nella ripresa altro rigore negato agli azzurri quando Pià lascia scorrere un pallone in area, Bocchetti prova un anticipo rischioso e infatti finisce per franare sul brasiliano. Anche questa volta il rigore sembra essere netto, l’arbitro fa proseguire. Marino nel post partita dichiara: “Pensiamo ai nostri errori difensivi, a Dondarini ci penserà la Can”
10a giornata Milan-Napoli, Arbitro: Rocchi di Firenze. Gara fortemente condizionata dal direttore di gara. Rigore completamente inventato a favore dei rossoneri: fallo di mano di Pazienza che è girato e con le braccia vicinissime al corpo. Inoltre il tocco avviene quando il giocatore cerca di girarsi in protezione del corpo e il cross parte da distanza ravvicinata. La gara vede l’utilizzo di due metri di giudizio praticamente agli antipodi. Espulsione abbastanza fiscale per Maggio, ma che comunque ci sta per due interventi fuori tempo. L’arbitro non applica la stessa fiscalità nell’altra metà campo permettendo gioco duro (nella stessa fase di gara) ad Ambrosini che commette tre falli duri (al primo gli promette il giallo, al secondo gli sventola il giallo, al terzo fallo duro lo grazia per la seconda volta), a Zambrotta che mette ko Hamsik, e per il resto della gara a Gattuso che, oltre ai falli, assume un comportamento visibilmente intimidatorio verso gli ospiti e lo stesso direttore di gara. Per gli azzurri, invece, tanti i gialli alla minima protesta.
12a giornata Atalanta-Napoli, Arbitro: Brighi di Cesena. Arbitraggio decisamente casalingo in una partita continuamente spezzettata, molto combattuta a centrocampo. L’arbitro sanziona, rompendo il clima di serenità di una partita fino a quel momento corretta, Zalayeta in 20 minuti con due cartellini gialli al limite (una trattenuta e un intervento in ritardo senza cattiveria e che non può far male) ma poi non applica lo stesso metro di giudizio lasciando spazio ai falli duri del centrocampo bergamasco, oltre che alle proteste furiose di Doni e Manfredini (le immagini televisive permettono di leggere il labiale delle espressioni ingiuriose rivolte al direttore di gara). Lo stesso Manfredini porta in vantaggio i suoi nel finale su una punizione inventata completamente. Nelle moviole nazionali il Napoli risulta addirittura favorito per il rigore assegnato per fallo di Manfredini a Lavezzi: il giocatore bergamasco prende si il pallone, ma dopo un intervento a forbice da dietro di estrema pericolosità che, a norma di regolamento, va sanzionato, in quanto non conta se lo stesso intervento è sul pallone o meno.
13a giornata Napoli-Cagliari, Arbitro: Pierpaoli di Firenze. Il fischietto toscano annulla un gol di Russotto che avrebbe chiuso la gara per posizione di fuorigioco di Lavezzi che intercetta la conclusione sotto porta. Il tocco di Lavezzi non è influente considerando che il portiere non è più tra i pali e il cambio di traiettoria, che quasi non si vede neanche alla moviola, di certo non altera l’esito della conclusione.
14a giornata Inter-Napoli, Arbitro: Rosetti di Torino. Nessun episodio da rilevare ma al fischio finale sembra quasi che l’arbitro abbia portato a termine la sua missione di favorire i nerazzurri. Fischi a dir poco casalinghi anche su interventi simili da una metà campo all’altra. Un giallo per simulazione a Lavezzi lanciato a rete dopo una spinta netta di Maxwell, che probabilmente non è da rigore, ma che fa perdere l’equilibrio all’attaccante azzurro. Nella ripresa dopo la mezz’ora non si gioca praticamente mai. L’ultimo quarto d’ora scorre tra falli sistematici di confusione in attacco e ripartenze di Lavezzi bloccate per minimi contatti che, invece, non sanziona agli interisti.
19a giornata Chievo-Napoli, Arbitro: Farina di Novi Ligure. Partita fortemente condizionata dal direttore di gara. Al 72’ vede un rigore per un fallo di Rinaudo su Bentivoglio, che con il piede destro cerca il contatto lasciandosi poi cadere. Simulazione a dir poco netta. Al 78’ Maggio in area al momento di colpire di testa viene spinto da Yepes, per l’arbitro tutto regolare. Per notare il diverso metro di giudizio da una metà campo all’altra si può semplicemente riguardare il fallo da rigore di Contini che sbilancia l’avversario al momento di colpire di testa. L’arbitro sventola il rosso ad Hamsik per una parola di troppo (ma il centrocampista era molto lontano dall’arbitro) per protesta dopo l’ennesimo intervento non sanzionato a Lavezzi, poi per compensare comincia a fischiare ogni minimo contatto. Tante le perdite di tempo dei padroni di casa, nel recupero non si gioca praticamente mai e quattro minuti sono pochi per una gara con tanti problemi fisici, gioco spezzettato, proteste vibranti, due rossi e sei sostituzioni oltre ai gol.
20a giornata Napoli-Roma, Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno. Partita completamente indirizzata dal signor Morganti. Al 6’ il Napoli passa in vantaggio con Zalayeta dopo un tocco di mani, l’arbitro convalida, poi decide di annullare, stranamente non su segnalazione del guardalinee che non interviene. Due le ipotesi: 1) Morganti annulla il gol a causa delle eccessive proteste di De Rossi che quasi si scontra con il direttore di gara, 2) è il quarto uomo a suggerire la decisione dopo aver consultato i replay televisivi in campo, considerando che era lontano dall’azione e così come i due allenatori vede Zalayeta di schiena e quindi non può rilevare se ci sia o meno un tocco. L’apice si raggiunge sul gol del vantaggio della Roma: Mexes mette in rete in posizione nettamente di fuorigioco, il guardalinee Nicoletti è posizionato correttamente e peraltro il gol arriva da calcio da fermo. Incredibile!
21a giornata Fiorentina-Napoli, Arbitro: Rizzoli di Bologna. Partita fortemente condizionata dal signor Rizzoli, chiamato ad arbitrare in un clima di contestazione dopo le tante polemiche del presidente Della Valle. Metro di giudizio diverso da una metà campo all’altra, ogni contatto in favore dei viola, mentre gli interventi su Lavezzi sono sempre considerati sul pallone. Al 60’ Zauri, già ammonito, ferma da ultimo uomo Lavezzi in velocità con una chiara ostruzione, l’arbitro fischia fallo in attacco. Lo stesso Zauri ad inizio ripresa rifila un calcio a Maggio a palla lontana, episodio che non viene punito neanche con la prova TV. Bonazzoli entra duro su Vitale da dietro, poco dopo ripete l’intervento, neanche alla seconda viene ammonito. All’87’ fallo di mano di Gamberini in area, rigore solare (il cross parte non da distanza ravvicinata, il braccio non è attaccato al corpo) non fischiato da Rizzoli. Marino nel post-partita dichiara: “Non mi aspettavo che ci fischiassero un rigore stasera, e infatti così è stato. Tra l’altro, Rizzoli ha dato alla Fiorentina tutti i falli dubbi”.
22a giornata Napoli-Udinese, Arbitro: Gervasoni di Mantova. Sul risultato di 2-0 rimette praticamente in gioco gli ospiti con un rigore molto generoso. Cannavaro interviene su Zapata quando ormai ha già dato via il pallone, il tocco leggerissimo pare esserci e il calciatore friulano non fa niente per restare in piedi. Con lo stesso metro di giudizio dovrebbe sanzionare con il rigore un intervento di Isla su Lavezzi (c’è il tocco sul piede sinistro dell’argentino) ma invece assegna calcio d’angolo, commettendo tra l’altro un doppio errore dato che l’ultimo tocco è stato del Pocho. Rigore solare invece non assegnato e che avrebbe chiuso la gara a favore degli azzurri. Al 69’ Ferronetti stende Lavezzi partito in dribbling, soltanto giallo per un intervento da dietro, senza possibilità di intervenire sul pallone e intenzionale per far riposizionare la difesa. Reja nel post-partita dichiara: “E’ inutile protestare, non si ottiene niente. Gervasoni lo conosco dalla B, ha fischiato un rigore dubbio e non ha dato quello netto su Lavezzi”.
24a giornata Napoli-Bologna, Arbitro: Banti di Livorno. Sull’1-0 per gli azzurri, in una fase di controllo assoluto della gara, su un errore difensivo dei padroni di casa l’arbitro non vede un netto fallo di mano di Volpi che, in questo modo, intercetta il rinvio di Rinaudo e può far partire il tiro su cui poi interviene Di Vaio che mette in rete.
28a giornata Reggina-Napoli, Arbitro: Trefoloni di Siena. L’arbito non concede un rigore solare per fallo di mano di un difensore della Reggina su un colpo di testa di Cannavaro. Il difesore colpisce il pallone in pieno, con un movimeno volontario e con le braccia larghe.
29a giornata Napoli-Milan, Arbitro: De Marco di Chiavari. Direzione di gara da dimenticare. Su segnalazione del collaborare Grilli annulla per fuorigioco un gol ad Hamsik che parte in posizione NETTAMENTE regolare. Non ammonisce Beckham almeno in tre occasioni (fallo di mano volontario, entrata da dietro su Mannini e nella ripresa non estrae il giallo neanche quando insiste nelle proteste e nel provocare il diretto avversario). Nella stessa situazione doveva essere allontanato Ancelotti che, in seguito a una rimessa laterale dubbia assegnata agli azzurri, entra in campo infiammando letteralmente gli animi dopo aver allontanato il pallone con un calcio.
FONTE: www.tuttonapoli.net
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