“Segni di Luce” è la mostra personale di Claudia Meyer, la prima di quest’artista in Italia che ha scelto Napoli e Villa di Donato come palcoscenico per far conoscere le sue opere nel nostro Paese. Promossa dall’Istituzione culturale Art1307, è curata da Cynthia Penna, una delle più rispettate organizzatrici di eventi artistici di respiro internazionale e di alto livello di ricerca attive nella città di Partenope. La mostra inaugurerà Giovedì 24 novembre 2016 alle ore 18:30, presso Villa di Donato e sarà visitabile fino al 3 gennaio 2017.

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L’arte di Claudia Meyer tra Vecchio e Nuovo Mondo
Di origine svizzera, Claudia Meyer vive e lavora tra Lucerna, Parigi e Los Angeles e queste tre città, questi paesi hanno profondamente influenzato il suo modo di esprimersi e di comunicare.
Ce lo spiega direttamente Cynthia Penne quando scrive nell’introduzione al catalogo della mostra che: “Il suo segno grafico incide superfici sempre diverse, metacrilati come carta, in una sorta di scrittura dinamica, un grafismo dinamico, un nuovo alfabeto dell’anima, un flusso continuo di parole che vanno a comporre, più che un discorso, una musica. Come la “musicalità” della prosa di Proust, composta da un inarrestabile susseguirsi di immagini in movimento che sconfinano in onde sonore più che in parola scritta, così la musicalità del segno di Meyer invade lo spettatore e lo avvolge in un crescendo sensoriale di Raveliana memoria. La componente “francese” della sua personalità emerge prepotentemente nella poetica e nella musicalità della sua arte.
Il segno grafico appreso dalla tradizione Europea, si fonde con l’indagine dei materiali come i metacrilati, il cui uso connette Meyer alla matrice statunitense e della sua arte.
Notevole l’uso della luce che illumina la scena condensandone e orientando la visione solo verso alcuni punti focali, realizzando così come un’epifania di una scoperta, un’ulteriore possibilità di visione. Ed anche questo uso della luce e della luminosità può essere ricondotto all’esperienza americana, un uso della luce in tutte le sue componenti che svolge un ruolo fondamentale nella creazione dell’arte Californiana.
Indugiando con lo sguardo sullo spazio pittorico osserviamo che è sezionato in scomparti o imbrigliato in una griglia, in modo da formare una composizione grafica geometrica che ingloba l’intero “racconto”. Questa costruzione appare come la maniera con cui Meyer si riconnette alla lezione costruttivista mitteleuropea, ricordandoci la tradizione del costruttivismo svizzero e sembrandoci in grado di raccogliere l’eredità che da Mondrian e Malevič (con la grande mostra di Berlino del 1927) passa per artisti quali Max Bill o Richard Paul Lohse.
Il rigore di quest’ultima componente, del suo sentire, induce Meyer a creare una sorta di schema di quadrati in successione che diventano la base strutturale dell’opera.
Energia che scorre, flussi di energia in movimento che interagiscono tra loro, entro la gabbia di una composizione geometrica, segno grafico che segue a sua volta: l’arte di Claudia Meyer è tutto questo.
Si ringrazia Chiara Reale per la collaborazione.
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Scheda tecnica:
Claudia Meyer – Segni di Luce
mostra organizzata da Art1307 Cultural Intitution
a cura di Cynthia penna
Opening Giovedì 24 Novembre, ore 18,30-22
Dal 24 Novembre 2016 al 3 dicembre 2017
Villa di Donato – Piazza S. Eframo Vecchio, Napoli
Testi in catalogo : Cynthia Penna
Info e Contatti:
www.art1307.com
www.claudiameyer.com
info@art1307.com
www.villadidonato.it
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