Il Movimento Neoborbonico ha segnalato al Garante per la Pubblicità Ingannevole lo spot televisivo di Mcdonald’s (“Pizza o Happy Meal? Tuo figlio non ha dubbi”). Il messaggio rappresenta un caso di pubblicità comparativa contro la pizza, tradizione in particolare napoletana e campana, sulla base, però, di dati non dimostrati non risultando, infatti, un’apposita indagine statistica nella quale risulti che i bambini preferiscono i panini “americani” alle pizze. Senza entrare nel merito di giudizi qualitativi (è mai paragonabile un panino con un hamburger ad una grande e genuina pizza?), senza entrare nel merito di
giudizi di carattere alimentare (quali caratteristiche positive presentano gli ingredienti di quei panini se paragonati a quelli di una pizza?), senza entrare nel merito di giudizi culturali (le pizze sono parte integrante della nostra cultura non solo alimentare), è chiaro che lo spot entra in aperta competizione con un intero settore, famoso ma indifeso, rischiando di procurare danni oggettivi e non solo di natura economica.
 
Segnalazione al Garante del 24/03/2015, 18:36.
“Si segnala per eventuale accertamento di caso di pubblicità ingannevole in qualità di consumatore la campagna pubblicitaria di MaDonald’s (spot televisivi su reti nazionali Rai e Mediaset marzo 2015) nei quali lo slogan è “Pizza o Happy Meal? Tuo figlio non ha dubbi”. Ai sensi del decreto 74/92 la suddetta pubblicità, da ritenersi caso di “pubblicità comparativa indiretta”, può “alterare le decisioni del consumatore sulla base di affermazioni non fondate o capziose”. Non risulta, infatti, che la campagna sia fondata su apposite ricerche di mercato secondo le quali i bambini “preferirebbero i prodotti di McDonald alla pizza”. Si ricorda, inoltre, sempre ai sensi dello stesso decreto, che “la pubblicità comparativa è lecita se e le sue affermazioni concernono caratteristiche essenziali, pertinenti e comunque verificabili”. Nello spot televisivo, inoltre, è protagonista un bambino e il messaggio potrebbe influenzare e condizionare il comportamento degli altri bambini”.  
Giancarlo Mignozzi