Il Capri Jazz Bar è felice di invitarvi alla personale “Nodi di lana” della fotografa partenopea Fabiana Liguori.
Come nasce il progetto…
Fu breve la telefonata:
A. “Ciao, esponi il 20 febbraio”
F. “Ma che dici? Non sono pronta”
A. “Sì, lo sei, scegli un tema. Attendo tue”.
F. “Ci penso “
Elementare. Come le cose migliori, i rapporti migliori.
Erano circa due anni che non uscivo con la mia “compagna di scatti”…
In strada, come amavo fare.
Due anni trascorsi all’insegna del caos e dell’inquietudine.
Una sola cosa non riuscivo bene a mettere in pratica:
darmi del tempo.
Eppure. Nello scorso dicembre, mantenni la promessa.
Pensai al mio “tema”. Una, forse due ore.
La domanda che attanagliava il cervello era sempre la stessa:
“da dove ricominciare”.
Dal semplice. Da quello che amo, mi dissi.
Fra i tanti pensieri, souvenir, stravaganze e manie,
scelsi di “combinarne” due: le donne e i cappelli…
E di raccontarne, nel mio piccolo, questo velato ma viscerale legame:
“Una donna non dovrebbe avere ricordi. I ricordi in una donna sono l’inizio della sua decadenza. Si può sempre capire dal cappello di una donna se vive o no di ricordi”, O.W.
Il Progetto, battezzato dall’amica Elisa: “Nodi di lana”,
è, soprattutto, un umile omaggio ai miei onnipresenti e sostanziosi amici.
Biografia:
“Non mi sono mai chiesto perché scattassi delle foto. In realtà la mia è una battaglia disperata contro l’idea che siamo tutti destinati a scomparire. Sono deciso ad impedire al tempo di scorrere. È pura follia” Robert Doisneau
La prima volta che cominciai a scattare fotografie, ricordo che avevo una stretta in petto. Sentivo un male cane. E sentivo il bisogno di tirarlo fuori. Di guardarlo dal di fuori, come un estraneo da conoscere, comprendere. Ero convinta che “costui”, fosse la cosa peggiore che mi potesse capitare. Ed io, con i miei vent’anni, ero riuscita a cacciarlo dalle viscere, senza vomitare. Pensavo che quello fosse il do_lo_re. Mi sbagliavo.
Quello che è successo dopo, è storia. La mia. U_t_o_p_i_a. Andate, ritorni. “Fermati qui”. Vuoti che echeggiano. Dentro le ossa. Fuori, i binari tremano. Pioggia fitta. La realtà che incanta. Spavento. Ancora un viaggio. Occhio al mescolarsi dei colori. Un amico, il mio amico. E i tramonti, gli studi, una birra e cin cin alla Vita! Scatti, ancora scatti. E poi Roberta, la prima mostra. Ancora amici. Difficoltà, inchiostro, rinunce. Scelte, talvolta sbagliate, talvolta no. “Guarda che occhi, li voglio, li prendo”. Ancora giorno. Non crescere. Domani porto avanti quel discorso. Mio padre. Adoro i frutti di mare. Scatti, ancora scatti. Non riesco a sentire il suono di queste parole. Strade. Malintesi. Che cosa vuoi fare da grande? Il guardiano del faro. Rabbia. La pallavolo che salva. Risate, tenerezza. Un pianoforte. Sostanza, dei giorni miei. Quante sconfitte. Sono una vincente. Parlami ancora. Scatti, ancora scatti. E’ la fortuna di avere tanti compagni e un buon maestro. Cin cin alla Vita! Giochi che fanno bene. Giochi che fanno male. Rido di te, di me. Non so dire di no. Provo ancora quel tuffo. Ho dimenticato di essere un diamante grezzo. La notte. Lei, loro, l’oro. La mia bici, corro. Cambi di rotte. “Fammi male”. Ancora quel profumo. Mi inebria. Non ho il controllo. La notte, respiro. Muri, troppi muri vuoti. Scatti, ancora scatti. E’ Nettuno che mi calma. Il ventre diventa poesia. Il Nido è pronto. “Torna presto”. Punti fermi danzano intorno. Non so dire di sì. Guido forte. Le passanti. Il caffè del mattino. Ho sete. Scatti, ancora scatti. “Non c’è contatto di mucosa con mucosa”. Giù dal palco! Il mio castello di carta. Chopin. Ancora una volta. Questa città, il suo Re. La mia agenda preziosa. Impregnata di sudore, ho freddo. Kalimera! Le cose che non ho. Portami un bicchiere. Baci sulle palpebre. Litigi, litigi e ancora litigi. Mille diavoli rossi. Ovunque, proteggi. Il sangue non mente. Partenope. Benedetta sei. Ali. Sciogli quel cane. Creep. Scatti, ancora scatti. Mani. Ciak, si gira! Alza il volume. Nuota, continua a nuotare…
FOTOGRAFI PREFERITI: Elliott Erwitt, Robert Doisneau
COMPAGNA DI VIAGGIO: Canon EOS 450
EVENTI E MOSTRE :
ESPOSIZIONE COLLETTIVA: IO E LA MIA RICERCA VISIVA 2009
ESPOSIZIONE COLLETTIVA: VENTIPERVENTI 2009
ESPOSIZIONE COLLETTIVA: P 4 P DAY 2010
ESPOSIZIONE COLLETTIVA: VENTIPERVENTI 2010
ESPOSIZIONE COLLETTIVA: Festival Rock Ailano 2009
Backstage con Eddy Napoli del singolo “Malaunità” 2009
ESPOSIZIONE IN DUE: MANIAMO NAPOLI 2011 (I E II EDIZIONE)
“Eddy Napoli by night al Teatro Trianon” 2011
“In duo, Eddy Napoli e Francesca Schiavo al Teatro Cilea” 2012
“Eddy canta Napoli” lavoro discografico 2012
A seguire, la rassegna jazz propone il Capri Jazz bar trio in concerto.
Sul palco, saliranno: Carmine Cataldo (pianoforte), Domenico Andria (basso elettrico), Stefano Tatafiore (batteria).
La formazione eseguirà una selezione di standard del be bop e del jazz più tradizionale senza disdegnare incursioni nel repertorio contemporaneo e rivisitazioni in chiave jazzistica di successi internazionali del pop e del rock.
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