La solita Atalanta sul solito campo di Bergamo blocca il Napoli con un solo tiro in porta contro una quindicina di tentativi (alcuni clamorosi) degli uomini di Mazzarri: chi conosce il calcio non può non pensare che il calcio è anche questo. Chi conosce il calcio non può non pensare che quei punti regalati dagli arbitri alla Juve siano irrilevanti o che quando si gioca per vincere uno scudetto si possano vincere certamente tutte le partite e gli scudetti. Senza Cavani (gridano tutti “serve un sostituto” ma Diego o Ibra erano sostituibili?), con alcuni uomini non in forma eccezionale e altri da rivedere magari a gennaio, si può perdere una partita (mentre la Juve la vince solo al 90° in casa) ma non si ha il diritto (come si sente fare già in giro) di sparare sul Napoli, sul mister o sulla società. Calma e gesso. E tre punti con il Torino. Postilla sempre attuale: a proposito di “poteri forti” avete dato un occhio alla Domenica Sportiva di qualche giorno fa? Mentre gli opinionisti Rai tacevano, monologo di Braschi che giustificava come un errore umano normale lo scandalo di Catania: nessuno a ricordargli che anche il gol bianconero era irregolare o che due indizi fanno una prova mentre la frase “grazie a Braschi” veniva ripetuta una ventina di volte… Vincere un campionato non è facile sia perché ti capita l’Atalanta di stasera (un tiro un gol) sia perché il calcio non è solo il calcio…
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