Di fronte a ingiustizie calcistiche oggettive non c’è ipocrisia peggiore di quella che fa gridare agli opinionisti di turno: “l’arbitro può sbagliare”, “era fuori forma” o “è scarso”. Quando un arbitro sbaglia in una sola direzione e cambia il destino di una partita (o di una coppa o di un campionato) si tratta di un grande arbitro. Un arbitro che, nonostante telecamere mondiali e milioni di testimoni, fa le sue scelte precise e destinate non a troncargli una carriera (come toccherebbe agli arbitri “scarsi”) ma spesso ad aprirgliela. Dopo le inchieste ormai definitive degli ultimi anni (e dopo quelle mai neanche avviate) qualcosa dovremmo aver capito e fare nomi è superfluo: ricordatevi, però, quelli degli “artefici” degli scandali più recenti e ne riparleremo fra qualche anno… P.S. In questi giorni di polemiche post-supercoppa e dopo le ultime decisioni sempre a danno del Napoli del giudice sportivo (il solito Tosel), qualche altro grande opinionista ha avuto il coraggio di censurare il comportamento del Napoli ironizzando sull’assenza di complotti e sull’assenza alla famosa premiazione e invocando il rispetto dovuto alla Juve e ai cinesi ospitanti: e il rispetto dovuto al Napoli e ai Napoletani? s.l.
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