Il Napoli perde male a Bologna e spreca la grande occasione Champions. Tutto storto nonostante un’invasione di tifosi partenopei che meritavano certamente di più: pali, traverse, un Bologna stranamente motivato (non volevamo regali ma l’animosità bolognese era davvero inspiegabile), un pubblico ancora più animato (non pretendevamo affetto ma neanche i soliti e impuniti cori razzisti e motivati da nulla se non dalla rabbia nei confronti dell’entusiasmo azzurro), un secondo tempo troppo brutto per essere vero per gli azzurri (forma fisica? Preparazione in vista della finale di Coppa? Il solito sbandamento da tensione emotiva?) e il campionato, 99 su 100, è andato dopo un’intera annata tutt’altro caratterizzata da “episodi positivi” come ama ripetere giustamente Mister Mazzarri. Non è ancora il tempo dei bilanci: qualche rimpianto più che per l’assurda partita del Dall’Ara per i troppi punti persi per strada e una domanda: e se fosse meglio così? E se fosse meglio evitare quel turno di Champions a metà agosto (e contro una squadra tutt’altro che facile) e condizionare di nuovo un anno intero com’è capitato quest’anno? E se davvero puntassimo tutto sul campionato? Domenica prossima la risposta (il calcio è strano e imprevedibile) e l’altra domenica ancora la risposta più importante… (s.l.)
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