Chiara Amendola, Rosa Alba Cecchi, Raffaele Losco e Antonio Natalino. Questi i quattro nomi dei vincitori del miglior reportage al Roma Fiction Fest, svoltosi il mese scorso e giunto quest’anno alla sua quinta edizione. I quattro ragazzi napoletani, studenti universitari del Suor Orsola Benincasa, sono partiti per Roma con tanta speranza e voglia di mettersi in gioco e sono usciti vittoriosi da quest’esperienza. Sotto la guida della professoressa Gabriella Paci, responsabile del progetto, i ragazzi del Suor Orsola sono stati selezionati per partecipare con la loro opera prima al concorso che premia i migliori reportage realizzati dagli studenti delle Università italiane, per raccontare in maniera originale la kermesse. Una giuria specializzata ha esaminato i lavori provenienti da diversi atenei italiani. Questi giovani ragazzi hanno presentato un documentario intitolato Backfiction. Il loro lavoro si è concentrato nel raccontare, in presa diretta, il dietro le quinte del Festival, dando così risalto ai veri protagonisti della kermesse. Il reportage ha dato spazio anche alle star che, oltre a rilasciare considerazioni personali sull’iniziativa e sulla fiction italiana, si sono divertiti a mostrare davanti alle telecamere il loro lato “più genuino”. Il Festival, promosso dalla Regione Lazio e dalla Camera di Commercio di Roma, organizzato dall’APT (Associazione Produttori Televisivi), è divenuto in pochi anni il più importante evento internazionale sulla fiction tv e vanta un parterre di eccezione, ricco di star internazionali del piccolo e grande schermo. Il coraggio di rischiare, la voglia di riuscire e naturalmente anche un pizzico di fortuna che non guasta mai, hanno permesso ai quattro aspiranti autori, registi e sceneggiatori di guadagnare il posto più alto del podio. I quattro napoletani sono stati premiati con una targa alla presenza, tra gli altri, dell’assessore alla Cultura della Regione Lazio, Fabiana Santini, dello sceneggiatore Ivan Cotroneo e del direttore artistico del Festival, Marco Spagnoli. Dopo questa esaltante esperienza i quattro amici stanno pensando di mettere a frutto le loro capacità e di fondare una società di produzione. Il nome? Ancora top-secret.
Ilaria Buonfanti
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