Il Chievo Verona resta un tabù per la squadra di Mazzarri. Dopo le due sconfitte dello scorso campionato, ancora un ko, stavolta per uno a zero con la rete del solito Moscardelli, che a cospetto degli azzurri è capace di sfoderare gol e grandi giocate. Complici i ripetuti impegni previsti, Walter Mazzarri sceglie di rivoluzionare l’undici iniziale, mandando in campo sette seconde linee con difesa e attacco totalmente nuovi; in più Campagnaro, Dossena (lutto familiare) e Lavezzi non figurano neppure nella vista dei convocati. Non è certo la partita più entusiasmante degli azzurri e neanche il Chievo sembra voler provare a vincere: primo tempo scialbo e si va al riposo sullo zero a zero. Ad inizio ripresa, l’ingresso in campo dell’attaccante Moscardelli dà fiducia ai veronesi che, complice un grave errore difensivo del debuttante Fideleff, passano addirittura in vantaggio. Ora in campo ci sono pure Inler, Cavani e Hamsik, ma è troppo tardi perché forte del vantaggio il Chievo si rintana in difesa e mantiene senza troppi affanni il risultato. Walter Mazzarri a fine gara ha ribadito la convinzione per le sue scelte, in quanto obbligate dall’eccessivo numero di impegni a distanza ravvicinata, insomma secondo il tecnico toscano quella mandata in campo era la miglior formazione possibile al momento. La sconfitta contro il Chievo non cancella quanto di buono proposto fin’ora dalla compagine azzurra e nello stesso tempo può dare la giusta determinazione per una stagione ancora tutta da giocare.
( di s.lanza)
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