Il Napoli batte il Milan per tre a uno e una città intera fa festa. Come sempre, la sfida contro i rossoneri è densa di fascino e di significato. Quest’anno l’atteso appuntamento contro i rossoneri è giunto già alla terza giornata di campionato, la seconda considerando lo sciopero, ma rivalità e motivazioni non mancavano di certo. Il Milan è la squadra campione d’Italia, il Napoli è la realtà ormai più bella ed entusiasmante d’Italia; il feeling tra Allegri e Mazzarri non è mai stato idilliaco, nonostante le origini toscane in comune; a tutto ciò basta aggiungere un’agguerrita rivalità tra le due squadre e quei fattori extracalcistici ormai risaputi. Nei giorni che hanno preceduto la gara, inoltre, l’ambiente partenopeo è rimasto col fiato sospeso per le condizioni del Pocho Lavezzi, uscito malconcio dalla trasferta europea di Manchester. Nel riscaldamento prepartita c’è stato però il sospiro di sollievo con il talento argentino perfettamente arruolabile.
Insomma le premesse per una gara spettacolare c’erano tutte e l’entusiasmo e l’ottimo esordio in Champions dei ragazzi di Mazzarri creavano senz’altro importanti aspettative. Ma il Napoli è bello anche per questo, perché contro ogni attesa scende in campo inizialmente molle e distratto e va perfino in svantaggio con un colpo di testa di Alberto Aquilani su assist di Cassano. Niente paura: pronti e via, calcio di punizione in mischia a favore degli azzurri ed Edinson Cavani si sblocca pure in campionato. Il primo tempo procede con uno sterile possesso palla rossonero e con gli azzurri che mostrano di essere più concreti e pericolosi, come al trentaseiesimo, quando la squadra delle meraviglie dà all’Italia lezioni di contropiede. È una sorta di revival di Manchester, anche se stavolta il direttore d’orchestra è Walter Gargano che ruba palla e la porta da un’area di rigore all’altra creando la superiorità numerica a favore degli azzurri: quattro contro tre, Hamsik e Lavezzi sono abili a portar via gli avversari e Gargano è libero di servire il Matador che con un destro sul primo palo fa esplodere i sessantamila del San Paolo e i sei milioni di tifosi azzurri sparsi nel mondo. Dopo tre minuti dal vantaggio c’è gloria per Morgan De Sanctis che sfodera un intervento risolutore e prodigioso su tiro a botta sicura ancora una volta di Aquilani. Nella ripresa trascorrono sei minuti e il Napoli dilaga: cross dalla destra di Lavezzi, Nesta cerca di allontanare e Cavani firma la tripletta personale. Fino alla fine del match c’è spazio anche per Dzemaili, Zuniga e Pandev con il colombiano che si rende protagonista con un intervento difensivo provvidenziale su Pato. Gli azzurri creano ancora emozioni, sfiorano a più riprese il quarto gol e danno sfoggio di grande compattezza di squadra e solidità difensiva. Termina tre a uno e si festeggia San Gennaro come meglio non si poteva.
Nell’ambiente c’è la consapevolezza degli eccezionali risultati degli ultimi tempi, ma la maturità raggiunta dopo decenni di bocconi amari e sofferenze porta a restare coi piedi per terra e guardare avanti con il giusto ottimismo. Il più cauto è proprio mister Mazzarri che per evitare eccessivi entusiasmi afferma che c’è bisogno di migliorare e di crescere ulteriormente per vedere all’opera una squadra ancora più forte. Il Presidente Aurelio De Laurentiis, in tribuna accanto al sindaco De Magistris, non nasconde la sua soddisfazione per un risultato importante e coglie l’occasione per ringraziare ancora una volta i sessantamila dell’impianto di Fuorigrotta. Insomma si va avanti felici e contenti, con un occhio già al prossimo match di mercoledì sera, quando il Napoli sarà in scena in trasferta contro il Chievo Verona, bestia nera degli azzurri nello scorso campionato. Quest’anno è un’altra storia, si spera ancora più entusiasmante e con un finale ancora più lieto di quello dello scorso campionato …
Le pagelle di Salvatore Lanza
Napoli-Milan 3-1
Napoli: De Sanctis 7,5, Campagnaro 7, Cannavaro 7, Aronica 7, Maggio 7, Inler 7, Gargano 7,5, Dossena 7 (33′ st Zuniga 6,5), Hamsik 7 (20′ st Dzemaili), Lavezzi 7 (37′ st Pandev 7), Cavani 9. A disp. Rosati, Fernandez, Santana, Mascara. All. Mazzarri 8
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