Quale napoletano non aveva gioito per la notizia che alcune tappe della competizione velistica della Coppa America potessero disputarsi nelle acque del nostro golfo? Il sogno di questa calda estate di veder svolgere un avvenimento internazionale a Napoli aveva accarezzato un po’ tutti e senza dubbio c’era da essere fieri della propria città ed al tempo stesso speranzosi per un futuro migliore. Certo, la Coppa America non avrebbe risolto tutti i problemi di Napoli, ma l’immagine sarebbe stata di sicuro risollevata ed al tempo stesso ci sarebbero stati finanziamenti e sforzi per far sì che la città avesse potuto ospitare un simile avvenimento. Ma i sogni durano poco e la realtà è crudele. Nel primo pomeriggio della prima domenica di settembre è arrivata la doccia gelata: le tappe previste della Coppa America si svolgeranno a Venezia, Napoli avrebbe solo una piccola speranza per un’ulteriore tappa della competizione. Si sprecano i commenti, ha inizio il j’accuse ma la realtà dei fatti è fin troppo evidente. Alla domanda rivolta al Presidente della Coppa America in cui si chiede perché questo cambio improvviso, segue una risposta fin troppo chiara in cui si afferma che è stata scelta la città veneta per il marchio che poteva offrire a livello mondiale e per la grande determinazione della classe politica locale. Emerge inoltre che mentre a Napoli si era ancora alla ricerca dei finanziamenti utili, a Venezia il tutto sarà finanziata da sponsor privati. Da Napoli, Comune, Provincia e Regione fanno sapere di aver profuso il massimo impegno e di essere essi stessi sorpresi dalla decisione di scegliere Venezia. Non resta altro che, ancora una volta, leccarsi le ferite per una sconfitta che brucia e che fa riflettere su una pessima gestione sia a livello locale che nazionale. (SALV.LANZA)
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