Il Movimento Neoborbonico ha aperto una pubblica sottoscrizione (info sul sito neoborbonici.it) per trasferire la statua di Vittorio Emanuele II di Savoia a Torino. Dopo il trasferimento della statua da piazza Municipio ai fossati del Maschio Angioino durante i lavori per la Metropolitana e dopo la collocazione della stessa statua a piazza Bovio (avvenuta ieri notte), il Movimento Neoborbonico ha invitato il sindaco Iervolino a fare chiarezza sui costi di queste complesse operazioni, sugli eventuali progetti legati alle celebrazioni sui 150 anni dell’unità d’Italia e sugli ipotetici cambiamenti di nomi di strade e piazze sui quali sarebbe opportuno informare la cittadinanza.

Si è richiesto, inoltre, di trasferire la statua del primo re d’Italia nell’ex capitale sabauda con una scelta coerente alla luce di una nuova storiografia sempre più documentata e diffusa che sta rivelando tutte le conseguenze dell’unificazione ai danni del Sud:  la fine della Napoli capitale di un grande Regno, la fine dei primati culturali ed economici borbonici, l’inizio del massacro dei cosiddetti “briganti”, dei saccheggi delle nostre banche, di emigrazioni bibliche e di questioni meridionali prima del tutto sconosciute e tuttora drammaticamente attuali e irrisolte, in una crisi progressiva e inarrestabile e nella totale incapacità delle nostre classi dirigenti. 

In questo senso le celebrazioni dell’unificazione italiana possono essere un’occasione importante per analizzare e studiare la nostra storia senza sperperare denaro pubbblico, senza mistificazioni e senza una retorica che in un secolo e mezzo ha dimostrato tutta la sua inutilità.