Il giorno 21 ottobre 2010 sarà ricordato per il grande ritorno del Napoli in un match dal sapore delle grandi occasioni. In ambito europeo gli azzurri avevano già affrontato al San Paolo l’Utrecht e poco tempo fa il Benfica ma la sfida contro il Liverpool in questo momento storico della società partenopea fa sognare anche i più scettici. Purtroppo la gara non ha soddisfatto in pieno l’attesa di un San Paolo stracolmo e in generale dell’ambiente azzurro: Mazzarri schiera i “titolarissimi” facendo intendere i suoi propositi per una gara dal fascino d’altri tempi; gli stessi “titolarissimi” offrono però una prestazione non proprio entusiasmante contro un Liverpool e il match si conclude a reti inviolate. La situazione del girone è però tutt’altro che compromessa, dato che anche Utrecht e Steaua Bucarest hanno pareggiato, conferendo al gruppo K una situazione del genere: Liverpool 5, Napoli e Utrecht 3, Steaua Bucarest 2. In città c’è ancora fermento intorno alla squadra azzurra perché tra qualche giorno arriverà al San Paolo il Milan, in uno di quei match che vanno al di là del semplice significato sportivo … D.M.
(foto www.sscnapoli.it)
Riflessioni sugli scontri tra falsi napoletani e inglesi
di Domenico Matania
La vigilia di Napoli – Liverpool era stata caratterizzata da episodi di cronaca che hanno permesso ai media nazionale di sguazzare amabilmente nel cliché della “Napoli violenta”; nella notte tra mercoledì e giovedì a via Mezzocannone e in Piazza Principe Umberto alcuni energumeni che sarebbe bene non definire napoletani si sono scagliati contro gruppi di inglesi con mazze e coltelli. Nel caso di Via Mezzocannone ad avere la peggio è stato il proprietario di un ristorante del luogo accorso in aiuto degli inglesi, in piazza Principe Umberto invece a rimanere feriti sono stati due tifosi inglesi. Prima della partita inoltre quattro agenti di polizia sono rimasti feriti all’uscita della metropolitana di “Campi Flegrei” per evitare scontri tra i supporter. Sono episodi che generano rabbia perché macchiano e infangano il nome di un’intera città e di un’intera tifoseria. Lascia ancora più perplessi però un’altra riflessione: la notizia di cronaca appena descritta è diventata oggetto di recensioni, articoli e titoli da prima pagina; come hanno riportato diversi siti di informazione, però episodi simili a quelli di Napoli si sarebbero verificati anche a Milano in occasione del match Inter – Tottenham dopo il quale tre tifosi inglesi sarebbero stati accoltellati. Qualcuno ha saputo qualcosa? Sia i fatti di Napoli che quelli di Milano sono ripugnanti ma la differenza di trattamento dei media fa ancora più rabbia. Senza contare che il sito ufficiale del Liverpool calcio aveva diffuso un’informativa riguardo alla città di Napoli descrivendola come pericolosa e disastrata: “Le rapine, purtroppo, sono comuni in città, soprattutto nei pressi del centro storico, dove uomini e ragazzi a bordo di scooter prendono di mira borse o elementi di evidente ed alto valore, come orologi, gioielli ecc. Si consiglia inoltre di prestare attenzione quando si attraversa la strada a causa delle buffonate di guida della gente del posto. Ancora, siate consapevoli che in ogni momento, quando si cammina lungo i marciapiedi, scooter e ciclomotori possono avvicinarsi da dietro”. Sono parole che fanno male a chi questa città la ama, ma frasi così pensanti fanno riflettere perché in fin dei conti non sono del tutto frutto di fantasia. E allora riflettiamo …
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