Don Antonio Loffredo, parroco della basilica di S.Maria alla Sanità, si fa portavoce della lotta meridionalista contro il museo di Lombroso di Torino. Il museo Piemontese ospita resti umani dei tanti meridionali uccisi in seguito all’unità d’Italia e portati a Torino per essere studiati da Cesare Lombroso; dagli “studi” di Lombroso emersero conclusioni a dir poco scioccanti: il popolo meridionale sarebbe predisposto alla delinquenza, conclusioni scientificamente campate in aria e alla base del razzismo nei confronti dei meridionali. Il sacerdote della Sanità in visita al museo ha pregato e ha benedetto i teschi esposti e ha espresso il suo disappunto verso l’assurda teoria. Alcuni resti di cui si conosce l’identità sono stati richiesti dai Comuni meridionali di appartenenza, per i resti umani rimasti anonimi lo stesso Don Antonio Loffredo ha proposto che siano ospitati al cimitero delle Fontanelle insieme alle altre anime pezzentelle, a Napoli e non a Torino per essere ammirate come merce d’esposizione: una proposta a dir poco legittima affinché almeno oggi ci sia il rispetto che centocinquanta anni fa è venuto a mancare verso il popolo meridionale.
di Mimmo Matania
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