Sanità, strade, treni, porti, turismo, cultura: altro che “40% a Sud”. Il Movimento per il Nuovo Sud, dopo la conferma del governo con il voto (anche dei parlamentari meridionali), ha inviato una nuova richiesta di intervento alla Commissione Europea. Dopo 160 anni di questione meridionale è così che si colmano i divari così come richiedeva l’Europa? Più vengono fuori notizie su Recovery Fund più è chiaro che al Sud andrà anche meno del 40% pubblicizzato dal governo e molto meno del 70% previsto dall’Europa con un danno di circa 60 miliardi per i meridionali e per il futuro dei nostri giovani. Per strade e Alta Velocità 9 MILIARDI AL NORD E 8 AL SUD. Per i porti, al Sud per ora cantierabile SOLO IL PROGETTO PER PALERMO. Appena l’11% per i fondi per “l’EFFICIENZA ENERGETICA” e il 30% per quelli relativi a due settori fondamentali come “TURISMO E CULTURA“. Lo scorso marzo il Movimento per il Nuovo Sud ha scritto alla COMMISSIONE EUROPEA e nella risposta è stato assicurato un controllo sull’assegnazione dei fondi europei. Abbiamo scritto una nuova lettera alla Commissione sollecitando quel controllo alla luce dei progetti e dei dati italiani e dopo 160 anni di discriminazioni e di diritti e servizi non garantiti allo stesso modo in tutta l’Italia così come denunciato anche dai 500 sindaci meridionali del Recovery Sud. Movimento per il Nuovo Sud
Né a destra né a sinistra ma a Sud