“Napoli chiagne e fotte”? Calderoli sfidato a “duello” dai neoborbonici.
Chiesto un confronto pubblico per vedere chi lo fa davvero da 160 anni
Neoborbonici e neosudisti sfidano il ministro leghista Calderoli ad un duello virtuale in un pubblico confronto (data e luogo può sceglierli lui) dopo le sue recenti dichiarazioni contro gli oppositori del suo progetto per l’autonomia differenziata.
Si tratterebbe -per l’artefice del progetto “padano”- del solito caso di “chiagni e fotti di partenopea memoria”.
Gli sfidanti chiederanno a Calderoli il conto di quanto è stato sottratto al Sud dal 1860 ad oggi: dal famoso oro delle banche napoletane preunitarie (oltre 443 milioni di lire del 1860) ai finanziamenti (al Nord) del Piano Marshall, dal federalismo fiscale (800 miliardi persi al Sud in 20 anni) ai prossimi danni dell’autonomia che finora, tra l’altro, non ha ancora trovato i 100 miliardi di euro necessari per i livelli minimi di servizi per il Sud.
Questi luoghi comuni sono ormai diffusi e radicati a Sud come a Nord e spesso sconfinano nel “razzismo” e costituiscono la base di questioni meridionali tuttora gravi e irrisolte.
Per contrastare questi luoghi comuni occorrono notizie vere e verità storiche e servono anche alle classi dirigenti meridionali inadeguate o complici da oltre un secolo e mezzo.
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