La Commissione europea ha approvato il Programma Regionale della Campania del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) per il periodo 2021-2027. Si tratta di uno dei principali strumenti finanziari della politica di coesione dell’UE, che cerca di contribuire ad appianare le disparità esistenti fra i diversi livelli di sviluppo delle regioni europee e di migliorare il tenore di vita delle regioni meno favorite. Inoltre, maggiore attenzione è rivolta alle regioni che presentano gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici. Nel periodo 2021-2027, gli investimenti dell’UE saranno orientati su cinque obiettivi principali: un’Europa più intelligente mediante innovazione e digitalizzazione; un’Europa più verde e priva di emissioni di carbonio tramite l’energia rinnovabile e la lotta contro i cambiamenti climatici; un’Europa più connessa; un’Europa più sociale, sostenendo l’occupazione di qualità, l’istruzione e l’inclusione sociale; un’Europa più vicina ai cittadini, mediante il sostegno alle strategie di sviluppo gestite a livello locale e allo sviluppo urbano sostenibile in tutta l’UE. Gli investimenti per lo sviluppo regionale saranno principalmente incentrati sugli obiettivi 1 e 2, e la maggior parte delle risorse sarà assegnato a queste priorità, in funzione della relativa ricchezza degli Stati membri.

Per quanto riguarda la regione Campania, invece, con una dotazione di oltre 5,5 miliardi di euro ha il primo programma di dimensioni plurimiliardarie ad essere stato approvato. Infatti, tutti gli altri programmi regionali approvati sono di entità molto inferiore. Come affermato dal comunicato stampa n. 394, ciò consentirà alla Regione Campania di avviare un imponente programma di investimenti pubblici articolato in cinque “sfide prioritarie” per rendere la Campania più competitiva, più verde, più connessa, più inclusiva e più vicina ai cittadini. L’obiettivo principale del programma sarà quello di promuovere azioni in grado di rafforzare il sistema socioeconomico della regione, in maniera tale da renderlo più resiliente, accompagnandolo così nel processo di transizione digitale e verde e riducendo le disuguaglianze economiche, sociali, di genere, generazionali e territoriali. Infatti, la dotazione patrimoniale a disposizione dalla regione già è stata divisa tra i vari assi in cui operare, tra cui innovazione, ambiente, mobilità, infrastrutture, inclusione, sviluppo territoriale e assistenza tecnica. Per un totale di 5,5 miliardi di euro, sperando che siano abbastanza per portare la nostra regione a livelli superiori.

(Erica Esposito)