Uno dei primati delle Due Sicilie più importanti è quello della nave a vapore “Sicilia”, la prima nave “italiana” capace di attraversare l’Atlantico e di raggiungere (in appena 26 giorni) New York. Tra Palermo e gli Stati Uniti, fu realizzata nel 1854 dai fratelli De Pace con la società di navigazione Sicula Transatlantica. Il decreto di Ferdinando II di Borbone evidenziava che quei viaggi sarebbero serviti a migliorare i traffici commerciali con le Americhe ed in particolare con la vendita di “derrate alimentari” (in testa vini, olio, liquirizia, frutta secca, pasta). Successivamente, dopo l’unificazione italiana, lungo la stessa rotta sarebbero partiti milioni di meridionali: uomini, donne e bambini che prima del 1860 non avevano la necessità di emigrare e che dopo il 1860 iniziarono a farlo senza smettere mai da allora ad oggi. Possiamo girarci intorno come vogliamo (e come vogliono gli intellettuali “ufficiali” più o meno famosi) ma la verità è questa e questo è solo un piccolo grande esempio delle differenze tra il Sud dei primati positivi (borbonici) e il Sud dei primati negativi (italiani).
Gennaro De Crescenzo (“Il libro dei primati del Regno delle Due Sicilie”).
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