Institut français Napoli – 16 febbraio 2022
Una conferenza, fortemente voluta ed organizzata da Davide Brandi (presidente Ass. Lazzari e vice-presidente per la lingua napoletana della confederazione Alliance Européenne des Langues Régionales con sede ad Arles, in Francia) che ha acceso le luci su quei tragici avvenimenti accaduti tra il 21 gennaio del ‘43 ed i mesi a seguire e che ha visto la partecipazione di un folto ed attento pubblico ma con l’assenza delle Istituzioni cittadine e regionali nonostante l’invito.
Il Console Generale di Francia a Napoli, Laurent Burin des Roziers, ha aperto la conferenza con i saluti e con il ricordo storico di quel territorio durante la seconda guerra mondiale.
I lavori sono proseguiti con la proiezione di un filmato creato da Davide Brandi che ci ha portato “in giro” per la Petite Naples di Marsiglia, mostrando foto dell’800 e del ‘900 dei luoghi e dei volti dei “napolitani” marsigliesi, il tutto con sottofondo di canzoni napoletane cantate magistralmente in francese e canzoni francesi cantate in napoletano dall’artista Pina Capobianco.
A seguire, lo stesso Brandi ha relazionato partendo dalla fondazione greca-focena di Marsiglia (Massalia), evidenziandone tutte le affinità urbanistiche, naturalistiche, sociali, caratteriali, multietniche e filosofiche con Napoli, definendole “città gemelle”.
La prof.ssa Veronique Autheman, francese-provenzale, storica (presidente della confederazione Alliance Européenne des Langues Régionales) e discendente da nonna napoletana, ha minuziosamente raccontato ogni particolare di quei giorni, dal rastrellamento alla deportazione, dalla detenzione alle tragedie familiari, dall’abbattimento del quartiere alla ricostruzione post bellica, il tutto con la proiezione di foto degli archivi tedeschi.
il prof. Gennaro De Crescenzo (professore di italiano e storia, ricercatore, giornalista e presidente del Movimento Neoborbonico) a seguire, si è soffermato sui drammatici numeri (e soprattutto sulle cause) dell’emigrazione meridionale in tutto il mondo da oltre un secolo e mezzo, chiarendo così la massiccia presenza napoletana e meridionale nella città focena (nel 1930 era il 20% della popolazione totale di Marsiglia) tanto da occupare un intero quartiere facendogli prendere proprio il nome di Piccola Napoli.
La serata si è chiusa tra la commozione generale dei partecipanti e con le parole di speranza pronunciate da Brandi: “che tutto ciò non accada mai più!!!”, ma anche con la speranza che nell’80esimo anno di commemorazione (24 gennaio 2023), alla cerimonia che si tiene ogni anno a Place de Lenche (in quel che resta della Petite Naples), oltre al gonfalone del Comune di Marsiglia, possano esserci anche quelli del Comune di Napoli e della Regione Campania!