Lui è Stefano Bonaccini ed è il governatore dell’Emilia Romagna, è di sinistra ed è anti-leghista. Poche ore fa (12/2/22) ha rilasciato  a Repubblica alcune dichiarazioni.
“I fondi del Pnrr non spesi vadano a chi è più efficiente. Il Pnrr è un’occasione unica per tutta l’Italia, non per il Nord o per il Sud. Che il Mezzogiorno sia una questione nazionale è evidente. Che il meccanismo si inceppi dove le strutture amministrative e la capacità di spesa sono più deboli è altrettanto evidente…
Più che un problema di assistenzialismo [al Sud] vedo un tema di capacità amministrativa. L’unica cosa che chiedo espressamente al governo è: monitoriamo bene e interveniamo laddove necessario, anche riassegnando le risorse non spese a chi dimostra più efficienza. È legittima la preoccupazione [visto che il Mezzogiorno spesso non è riuscito a spendere i fondi Ue per incapacità nel costruire i progetti].
Dopo i lamenti del sindaco milanese non-leghista Sala (“tutto Sud Sud Sud”), arriva la proposta di Bonaccini con le solite inutili e retoriche premesse (“il Paese si salva se è unito, la questione meridionale è questione nazionale” ecc. ecc.). È l’ennesima dimostrazione della forza e della diffusione del “partito unico del Nord” e della inutilità degli attacchi ossessivi da parte di alcuni meridionalisti contro la Lega (la Lega, purtroppo, non è l’unico nemico del Sud).
Il tutto nel silenzio dei politici meridionali,  e anche di Peppe PROVENZANO (ex ministro per il Sud e attuale vice-segretario del PD) e di Emanuele FELICE (responsabile dell’economia del PD) che dovrebbero contestare i loro colleghi di partito Sala e Bonaccini e magari, per protesta, dimettersi…
Anche per questo nasce (“né a sinistra né a destra ma a Sud”) il MOVIMENTO PER IL NUOVO SUD.