Più volte diversi politici avevano dichiarato che era difficile fissare “i livelli essenziali delle prestazioni” previsti dalla Costituzione contro le disparità Nord-Sud. In questo caso sono stati di parola: il Decreto Legge Infrastrutture approvato il 2 settembre conferma i “no-lep” e le disparità nell’assegnazione di 4,6 miliardi. E così, con “scuola, trasporti e servizi sociali”, anche le infrastrutture risponderanno ai criteri della spesa storica assegnando di più a chi ha di più, fattore che secondo i dati di Bankitalia, ha portato ad una spesa pro-capite al Sud di 780 euro a fronte dei 940 del Centro-Nord negli ultimi 10 anni e nonostante le proclamate volontà di “ridurre il divario”. Impossibile, per il Ministero dell’Economia, fissare quei Lep per questo decreto. Impossibile annettere il fondo al Ministero per il Sud, secondo uma richiesta dalla Carfagna (richiesta bocciata a larga maggioranza in un voto notturno a luglio). Altri danni e altre beffe per il Sud (e per la Costituzione), come evidenziato sul Fatto Quotidiano (13/9/21).
MOVIMENTO PER IL NUOVO SUD,
Commissione Economia.
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