La ministra Mara Carfagna ha annunciato che, dopo un lavoro complesso, è riuscita ad ottenere il 40% dei fondi del Recovery per il Sud, nella speranza che essi vengano effettivamente spesi. Cara ministra, lei sa bene che di quei fondi toccherebbe al Sud il 70% circa, secondo le direttive europee per colmare il divario Nord/Sud ed in particolare per redditi e occupazione. Lei sa bene che per colmare un divario non si può assegnare alle 3 regioni italiane (Sud, Centro e Nord) più o meno la stessa cifra in base alla popolazione (il 34% circa): in questo modo il divario resterà praticamente lo stesso se tutto va bene e ammesso che quei soldi vengano davvero spesi al Sud (e i dubbi sono tanti). Cara ministra, lei più volte ha dichiarato che quello suo e di questo governo sarà un impegno straordinario a favore del Sud ma con quote come quelle che avevano indicato il suo predecessore e i precedenti governi, questo impegno sarà più o meno lo stesso che da 160 anni ha creato la questione meridionale e non l’ha mai risolta. Cara ministra, la sua stessa affermazione (“abbiamo difeso le cifre precedenti”) ci fa capire che anche nel suo governo sono tante e potenti le forze trasversali “nordiste” che hanno fatto di tutto per ridurre quelle quote e continueranno a farlo. Cara ministra, purtroppo per lei e per i meridionali non è così che “si invertirà la rotta delle diseguaglianze nel lavoro e nei servizi”. Lei non è colpevole di una situazione antica 160 anni e non pensavamo che potesse risolvere in pochi mesi la questione meridionale ma, se queste sono le premesse, noi meridionali non abbiamo nulla da festeggiare come ha fatto lei nelle Sue dichiarazioni e “nel prossimo decennio” cambierà ben poco per il nostro Sud.
MOVIMENTO PER IL NUOVO SUD
“Né a destra né a sinistra ma a Sud”.
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