Qualche segnale ci sta facendo capire che forse il Sud, con fatica, sta superando la tendenza all’individualismo. Pur essendo diffusa l’esigenza di difendere i diritti dei meridionali con un progetto politico, finora, purtroppo, qualsiasi progetto è stato frenato dalla polverizzazione delle varie iniziative.
Nei fatti, pur avendo un’alta potenzialità, il progetto non è mai nato. Per fortuna negli ultimi tempi si sta diffondendo la consapevolezza che sia indispensabile essere uniti ed è necessario un ultimo sforzo. Si stanno delineando, allora, tre proposte con un unico obiettivo: la difesa della dignità, dei diritti e del futuro dei giovani del Mezzogiorno d’Italia. Tutto ciò non è contro il Nord ma solo contro coloro che ci hanno derubato e che vorrebbero continuare a farlo. Tutto ciò è finalizzato alla realizzazione di una vera unità nazionale, unità che non può esaurirsi nel solo abitare nello stesso territorio e a questo si deve associare anche una uniformità sociale e economica. Le tre proposte che oggi esistono hanno gli stessi obiettivi e si differenziano solo per alcuni particolari a mio avviso facilmente superabili. Il primo vede l’unione di gran parte dei movimenti meridionalisti tradizionali che propongono un progetto territoriale e identitario anche nel simbolo. Con questo si punta sull’orgoglio e si desidera evidenziare chi si sta battendo e perchè. Il secondo propone la difesa dei diritti dei meridionali indirettamente attraverso una proposta politica nazionale, né identitaria né territoriale. Il terzo propone un Mezzogiorno federato che possa avere forza contrattuale sia a livello nazionale che europeo. Non è chiaro se il suo ideatore (l’on. Claudio Signorile) proponga un soggetto politico o una federazione tra i governatori delle regioni del Sud che continuerebbero a essere espressione dei rispettivi partiti nazionali. Su tutto si evidenzia, infine, l’inedito e importante patto tra circa 500 sindaci meridionali per la corretta assegnazione dei soldi del Recovery Fund. Noi riteniamo che se i
promotori di questi progetti hanno davvero a cuore la difesa della propria gente e della propria terra non possano non dialogare e superare le diverse visioni per un progetto unico, il solo in grado di ottenere un grande, necessario e urgente consenso elettorale.
Enzo Maiorana
Presidente di IDES Identità Siciliana e
coordinatore del Movimento per il Nuovo Sud