In pratica il ministro per il Sud Provenzano dice quello che dicono i suoi colleghi del PD Bonaccini, Sala, Guarneri, Felice, Marattin ecc. ecc. ecc. e che dicono tanti leghisti anche se con parole diverse (Provenzano parla bene): PRIMA IL NORD. Nell’intervista al Mattino del 6/8/20, infatti, ribadisce il concetto che dei 209 miliardi di euro assegnati dall’Europa all’Italia, andrà il 34% dei fondi (neanche più il 40, come proclamava qualcun altro), è la triste “base d’asta” anche se “si potrà andare oltre” (futuro semplice) e nonostante al Sud tocchi il 70% di quei fondi (circa 140 miliardi assegnati dall’Europa per colmare i divari di redditi e occupazione) e senza calcolare le interdipendenze che porteranno al Nord gran parte di quei soldi. È quel 70% che doveva essere il “punto di partenza” e non il 34… Al Sud, poi, dichiara il ministro, toccheranno (ancora il futuro semplice) tanti altri fondi tra il 2021/2030 (2030!). E per finire non manca mai il solito slogan/mantra: “se diamo i soldi al Sud conviene anche al Nord”, come se colmare il divario fosse una concessione/regalo e non un dovere dei governi e un diritto dei meridionali dopo 160 anni. PS Spesso il ministro ha dichiarato di non amare i neoborbonici e forse il motivo è chiaro…
Di SUD|2020-08-10T14:19:14+02:0010 Agosto 2020|Primo Piano|Commenti disabilitati su E IL MINISTRO PER IL SUD?