SPECIALE “STORIA IN RETE”: “BREVE –MA TOSTA- INTRODUZIONE ALLE RAGIONI DEL REGNO DELLE DUE SICILIE. L’ABBIAMO CHIESTA AD UNA DELLE PUNTE DI DIAMANTE DEL REVISIONISMO BORBONICO, IL PROF. GENNARO DE CRESCENZO che nelle prossime pagine ci spiega su cosa si basa la rilettura critica del risorgimento a cui si stanno dedicando da anni numerosi ricercatori meridionali… Scavando negli archivi De Crescenzo e altri si sono convinti che è stata raccontata con troppi eccessi retorici. Ed ecco come pensano di correre ai ripari”. E’ questa la premessa utilizzata per un NUMERO SPECIALE DI “STORIA IN RETE” (“SAVOIA CONTRO BORBONE”, 130 pagine) nelle edicole o online da qualche giorno. Una premessa per la quale ringraziamo il direttore che ha pubblicato un numero caratterizzato dalla “par condicio”, con gli interventi miei (8 pagine, quelle che “aprono” il dibattito e che sintetizzano molte delle tesi neoborboniche) e, tra gli altri, di ALESSANDRO ROMANO, PINO APRILE, GIGI DI FIORE con altri interventi “in risposta” da parte di autori che conoscono bene… la massoneria, i Savoia e la versione “ufficiale” della storia e che (è la parte in fondo più “divertente”) non rispondono alle nostre tesi confermando in pieno il titolo del nostro articolo: “MA PERCHE’ GLI STORICI NON SI AGGIORNANO?”.