Dopo oltre un secolo e mezzo la verità storica inizia a vincere e ad ottenere risultati concreti e significativi: il Consiglio Comunale di Napoli, il 23 dicembre, all’unanimità, ha approvato la delibera presentata dal consigliere Andrea Santoro sulla rimozione (dal salone della Camera di Commercio) del busto del generale Enrico Cialdini, il generale che massacrò decine di migliaia di meridionali (famose le stragi di Pontelandolfo e Casalduni) durante l’unificazione italiana. Una vittoria importante e significativa che è il frutto di tante “battaglie” e anche di quello che da tempo il Movimento Neoborbonico afferma:  abbiamo cambiato la storia, stiamo cambiando la storia se pensiamo che oltre vent’anni fa non erano in tanti a sapere chi era (veramente) Cialdini e a conoscere la verità storica sul cosiddetto “risorgimento”. Centinaia di ricerche, pubblicazioni e manifestazioni  in oltre vent’anni di lavoro hanno innegabilmente cambiato (anche in gruppi e movimenti “lontani” dal nostro) il senso comune intorno ai protagonisti positivi e negativi  della nostra storia fino alle (sempre più numerose) intitolazioni di strade ai Borbone, fino al grande successo di simbologie e di libri su questi temi, fino alla pubblicazione di testi “nuovi” anche in ambienti accademici, fino alla delibera napoletana contro Cialdini. Andiamo avanti sempre con gli stessi fondamentali obiettivi: Memoria, Orgoglio, Riscatto.
G.D.C.