Importante manifestazione SABATO 17 MAGGIO dalle ore 10.30 per l’intitolazione di una piazza dedicata a Francesco II di Borbone Re delle Due Sicilie a Ciorlano (Ce). Iscritti, delegati e simpatizzanti del Movimento Neoborbonico sono invitati per presenziare all’ennesima dimostrazione di una verità storica che continua ad avanzare… L’iniziativa voluta da una consapevole, coraggiosa e fiera Amministrazione Comunale con deliberazione della Giunta si inserisce nel quadro delle attività istituzionale che l’Ente, in occasione del restauro del Palazzo Municipale, ha intrapreso per mettere in risalto aspetti della propria storia dimenticata, con il fine
di riscoprire le proprie peculiarità attraverso la conoscenza storica dei personaggi che nel passato hanno lasciato un’impronta significativa. L’evento avrà luogo sabato 17 maggio alle ore 10 e 30 quando in paese sopraggiungeranno S.A.R Carlo di Borbone delle Due Sicilie e la Reale Famiglia. Alle ore 11 il sindaco interverrà in Piazza Don Carmelo Vendettuoli, per i saluti istituzionali e per scoprire la lapide commemorativa contestualmente alla consegna delle onorificenze; la manifestazione proseguirà a Torcino per l’inaugurazione della Piazza intitolata a S. M Francesco II di Borbone Re delle Due Sicilie. Nell’epilogo, alle ore 12.45, i Principi saluteranno i convenuti e si intratterranno con le autorità locali: nel corso dell’ atto commemorativo si esibirà inoltre la Fanfara della Compagnia Reale Pompieri di Napoli.
Domenico Matania
NOTA STORICA
Le aree destinate a riserva di caccia come quella che sarà protagonista nella manifestazione di sabato erano oggetto di un’accurata valorizzazione complessiva con provvedimenti significativi sia sotto il profilo paesaggistico-artistico-ambientalistico che sotto il profilo culturale-economico-produttivo. Spesso negli stessi Siti si producevano formaggi e latticini, si coltivava il gelso per l’allevamento del baco e l’orzo per l’alimentazione delle mucche. In particolare, i re svilupparono l’allevamento bovino e la produzione casearia quasi a contrastare il prestigio della produzione francese. Dal latte delle bufale assume identità proprio in questo periodo la “mozzarella”, nome che deriva dall’operazione del “mozzare” con le mani l’impasto durante la lavorazione. Da queste riflessioni scaturisce l’itinerario proposto che ha inizio da Capriati al Volturno. Il feudo di Capriati infatti, acquistato da Carlo di Borbone ed ampliato poi da Ferdinando IV, faceva parte di un’estesa riserva di caccia che si sviluppava al confine tra Campania e Molise ed includeva anche le località di Venafro e Ciorlano nei cui pressi sorgeva la splendida Tenuta del Torcino. Questo comprensorio – ritratto anche in alcuni dipinti di J.P. Hackert, celebre la “Caccia al cinghiale a Venafro” conservato presso la Reggia di Caserta – costituiva il limite settentrionale dei territori di caccia dei Borbone; in questi stessi territori sorge oggi l’Oasi WWF de Le Mortine – Capriati al Volturno – Venafro.