Le dichiarazioni post-partita dell’allenatore juventino Conte sabato sera, dopo Bologna-Juve, fanno riflettere: da evidenziare 1) la sottile contrapposizione tra la “civilissima Bologna” e Napoli (in sintesi: a Napoli ce lo aspettavamo, nella civilissima Bologna no); 2) l’assenza di qualsiasi riferimento ai ben 51 daspo di 3 anni che la questura di Napoli ha assegnato poche ore fa ai “civilissimi” tifosi della Juventus che, prima dell’ultima Napoli-Juve hanno devastato un intero quartiere (venti macchine distrutte, petardi sparati verso i balconi, un agente ferito…). Questa la trascrizione di Tuttonapoli.net: “Bastonate sul pullman, sì, bastonate sul pullman, qualche pietra, sputi, nell’antistadio. Allora dico: se succede a Bologna, che è una città, non civile, civilissima, dico è finita, è finita perché me lo posso aspettare, va bene, è successo quello che è successo a Napoli… mancava l’assedio di guerra, con i lacrimogeni. Ma se io mi devo aspettare che anche a Bologna, città civile, veniamo accolti in questa maniera, allora io dico: boh, allora veramente c’è la voglia di andare fuori all’estero”. E qualcuno dice ancora che il calcio è solo un gioco… S. L. (foto Ilmattino.it)
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