Dopo l’affollata riunione del “Parlamento delle Due Sicilie” con le delegazioni da tutte le Province del Regno e dagli “esteri” (presto la sintesi su www.parlamentoduesicilie.it), un successo importante e storico per la visita di Sua Altezza Reale il Principe Carlo di Borbone, una visita attesa e preparata da tempo dal Movimento Neoborbonico soprattutto grazie alle capacità e all’entusiasmo di Padre  Luigi Petrone, instancabile Rettore del Santuario di San Francesco e Sant’Antonio. Migliaia di persone (impossibile contarle) hanno affollato le strade di Cava fin dal venerdì sera e hanno accolto, tra bandiere e applausi, il suo arrivo nel palazzo del Comune dove, nella sala gremita del Consiglio Comunale riunito per l’occasione, tra la famosa “Pergamena bianca” simbolo della fedeltà e della fierezza di Cava e la tela che ricordava l’eroica resistenza popolare antifrancese del 1799, il sindaco Marco Galdi ha ricordato, in un bel discorso, i legami esistiti tra la dinastia e i Popoli delle Due Sicilie e la necessità di ricostruire orgoglio e radici per il Sud di domani. Il Principe, visibilmente commosso, ha donato al gonfalone della Città la medaglia d’oro dell’Ordine Costantiniano.  Affetto e calore anche nella successiva passeggiata sul corso principale totalmente imbandierato accompagnato dagli sbandieratori cavesi e dal gruppo di soldati di Milites Luci oltre che dalla Fanfara dei Civici Pompieri in uniforme borbonica che in precedenza aveva eseguito l’inno duosiciliano di Paisiello. Piazza gremita davanti al Santuario e chiesa già gremita durante la cerimonia che si è aperta con le parole di saluto di Gennaro De Crescenzo, presidente del Movimento Neoborbonico e di S. E. l’Ambasciatore Balboni Acqua Segretario Generale dell’Ordine Costantiano e, dopo una commovente e sentita omelia di Padre Luigi sul valore della verità e della testimonianza culturale e religiosa, si è chiusa con il suggestivo lancio dell’incensiere e con la nomina a Cavaliere di Grazia dell’Ordine Costantiniano prima del brindisi e della torta con stemma e dei fuochi finali. Qualche considerazione sintetica: il successo crescente che si riscontra con tutte le attività del Movimento Neoborbonico e il successo della manifestazione di Cava dimostrano che è sempre più diffusa l’esigenza di orgoglio, radici e identità soprattutto di fronte ad una crisi che colpisce (dopo oltre un secolo e mezzo di questioni meridionali irrisolte e dimenticate) gli ex Popoli delle Due Sicilie. Il Principe Carlo di Borbone è il simbolo positivo e il testimone legittimo del nostro orgoglio, delle nostre radici e della nostra identità. Da Cava parte un messaggio chiaro, preciso e importante: un segnale importante e significativo sul quale riflettere. 
   
Link dell’ottimo video di Franco Spinelli
http://www.youtube.com/watch?v=2mGrjXgPfEI&feature=youtu.be