Nella partita Juve-Napoli (partita sfortunata ma il Napoli saprà ripartire) i soliti intollerabili episodi di razzismo anti-napoletano che sono stati ovviamente ignorati dai responsabili presenti allo stadio e, senza alcun dubbio, saranno tollerati dalle autorità competenti come capita da decenni. Striscioni e cori per invocare il Vesuvio ed evocare terremoti, epidemie, il dramma-rifiuti e altre calamità per offendere non una squadra (come capita e com’è naturale che sia dalle nostre parti e anche altrove) ma una città ed un popolo intero evidenziando in questo senso quel razzismo che, normative italiane ed europee alla mano, dovrebbe sempre e comunque essere perseguito e punito. Nota a margine sulla foto  (allegata) con lo striscione “Napoli is not Italy” e, a pochi centimetri, lo striscione di “Pozzuoli bianconera”. Delle due l’una ed entrambe le tesi andrebbero sottolineate per chi tifa Juve (o anche Milan, Inter ecc.) pur essendo napoletano:  altro che “il calcio è solo il calcio” ecc.: o i tifosi napoletani/bianconeri condividono le tesi esposte dai colleghi accanto a loro o, in caso contrario, dovrebbero iniziare a riflettere su certe scelte pure se consolidate e antiche e magari in buona fede…
Allegato l’efficace commento di Angelo Forgione:
http://angeloxg1.wordpress.com/2012/10/21/autodenigrazione/