La notizia fa sorridere e sembra quasi incredibile ma la realtà è che Vito Mocella, ricercatore napoletano pluripremiato e titolatissimo, ha creato il primo pezzettino del mantello dell’invisibilità, grande solo 4mm x 4, almeno per il momento. L’antimateria ottica esiste quindi e questa ricerca , che ha meritato la copertina della rivista internazionale Physical Review Letters, si deve alla sezione napoletana dell’Istituto per la microelettronica e microsistemi del CNR, ed è stata compiuta da un gruppo di studiosi coordinato da Vito Mocella, che ha lavorato in collaborazione con un gruppo dell’Università di Berkeley, in California.
I ricercatori hanno creato un metamateriale, cioè un materiale la cui struttura è stata modificata per far sì che acquisisse proprietà insolite, contrarie a quelle che siamo abituati a conoscere, come ad esempio, appunto, annullare la propagazione della luce. In questo modo l’oggetto diventa invisibile.
“Il nostro metamateriale è stato realizzato modificando a una scala nanometrica (nell’ordine del milionesimo di millimetro), la struttura del silicio, in cui abbiamo praticato piccolissimi fori”, spiega Vito Mocella. “Abbiamo poi alternato un migliaio di piccole strisce di tale metamateriale, con caratteristiche opposte a quelle dell’aria, a porzioni di aria di uguale lunghezza d’onda. Quando la luce passa attraverso questo sistema fatto di aria e di “antiaria”, è come se non avesse attraversato né l’uno né l’altro materiale”. È insomma come se quello spazio, per la luce, non esistesse.
Abbastanza difficile da comprendere per i “comuni mortali” ma il dott. Mocella spiega che questo nuovo metamateriale potrà servire per molte applicazioni concrete, come microscopi ottici ad altissima precisione. Per avere un’idea di come si comporterebbe una “superlente” di uno di questi microscopi di nuova generazione, si può pensare a un albero osservato in lontananza: “da una certa distanza distinguiamo la sagoma, ma non possiamo vedere i dettagli delle foglie. Il nuovo materiale permetterebbe di vedere l’albero da vicino in tutti i suoi dettagli, come se l’aria non ci fosse. Non è un’illusione ottica: quel materiale “annulla” l’effetto dell’aria”.
L’intuizione definitiva è sta quella di non utilizzare metalli, perché non adatti a lavori su grandi dimensioni. Per il momento il prototipo che è stato realizzato è interamente in silicio!
Vito Mocella, laureatosi alla Federico II nel 1995 in Ingegneria Elettronica, è un orgoglio partenopeo e nel 2007 ha ottenuto la nomina di Cavaliere all’Ordine del Merito della Repubblica conferita dal presidente Giorgio Napolitano.
Ilaria Buonfanti
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