Paradossalmente è tutta colpa di quella espulsione dopo pochi secondi di gioco. Il calcio non è quasi mai una scienza esatta ma il pareggio a reti inviolate di Catania non sarebbe stato tale se il Catania avesse fatto la sua partita aprendo agli azzurri gli spazi che sanno utilizzare come sappiamo… Se ci aggiungiamo i 40 gradi del Massimino, qualche nostro calciatore non in forma smagliante e il bunker etneo (sembrava, a tratti, una partita di pallanuoto con il pallone che girava intorno all’area di rigore) è tutto più chiaro. Meno chiaro per i soliti “soloni” addirittura già pronti a “sparare” su Mazzarri (e che doveva o poteva fare più? Scommettiamo che se non avesse fatto entrare tutti quegli attaccanti lo avrebbero attaccato per eccesso di difensivismo?). Il calcio, però, è così e un pareggio non è una sconfitta su un campo che non regalerà punti a nessuno e lo stesso calcio, fra poche ore, ci offre, con la Lazio, la possibilità di riagganciare i bianconeri. A proposito (e questa è una notizia): hanno vinto senza neanche un rigore! s.lanza
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