Alla luce della proposta da parte della Lega Nord di un referendum popolare finalizzato alla costituzione di una macro-regione padana (in Europa e con l’euro) e di una macro-regione meridionale (fuori dall’Europa e dall’euro), il Movimento Neoborbonico e il “Parlamento delle Due Sicilie – Parlamento del Sud” hanno inviato alla Lega Nord una richiesta di adesione vincolata al referendum preannunciato da Maroni.

Se una nuova ipotetica macro-regione meridionale e un ipotetico ritorno all’antico e prestigioso “ducato” napoletano potrebbero essere finanche auspicabili e coerenti con un territorio unito per secoli nelle “Due Sicilie” (entità storicamente riconosciuta, a differenza delle “padanie” mai esistite), non si può prescindere da un risarcimento dei danni che il Sud ha subito a vantaggio del Nord in 151 anni di unificazione:

dai famosi 443 milioni di lire sottratti nel 1860 alle banche del Sud (sui 668 di tutte quelle italiane messe insieme) allo smantellamento delle fabbriche meridionali (in molte aree più numerose e più produttive di quelle del resto dell’Italia), dal massacro di centinaia di migliaia di meridionali nelle guerre del cosiddetto “brigantaggio” alla partenza di milioni di meridionali nella tragedia ancora attuale della nostra emigrazione (con svantaggi anche economici quando a partire sono milioni di giovani formati nei nostri territori e utilizzati altrove), dagli interventi straordinari destinati al Sud ma con appalti e forniture affidati in gran parte dei casi ad aziende settentrionali, dai sessanta miliardi di euro spesi nel Sud-colonia in merci e servizi settentrionali fino ai danni arrecati al nostro territorio con lo sversamento di rifiuti tossici da parte di aziende del Centro-Nord, qualsiasi proposta leghista non può non passare per la creazione di una vera e corretta par condicio Nord/Sud prima delle nuove eventuali macroregioni italiane… www.parlamentoduesicilie.it