America’s Cup sì, America’s Cup no. La possibilità di vedere le gare di vela nelle acque del nostro leggendario mare vagheggiava da tempo e le polemiche tra favorevoli e contrari, tra scettici e sognatori non sono mai mancate. A pochi giorni dalla chiusura della importante manifestazione sportiva qualche riflessione è d’obbligo. Napoli e i Napoletani escono orgogliosi vincitori in un evento di portata mondiale. Quanto Napoli fosse meravigliosa è cosa risaputa, ma forse in troppi se ne dimenticano: gli stessi cittadini di Partenope sembrano ormai in uno stato di torpore e di rassegnazione per cui Napoli è destinata sempre ad avere la peggio, senza rendersi conto della fortuna di essere nati nella terra dove la bellezza naturale e la cultura si sposano a meraviglia. Alzi la mano chi dal vivo o in tv non si è emozionato dinanzi al golfo che ha ispirato tante canzoni. Gli stessi napoletani escono rinfrancati dall’America’s Cup dopo aver gremito il lungomare di via Caracciolo nonostante le avverse condizioni metereologiche con l’entusiasmo tipico di una partita dell’amato Napoli: domenica pomeriggio Luna Rossa non era solo la celebre canzone di Vian e De Crescenzo, ma il catamarano che, battendo gli Americani, ha portato un esplosione di gioia a chi ha assistito alla gara dal vivo o dal divano di casa. Gli scettici e i polemici non si arrendono: “la ZTL non funziona” oppure “la Coppa America non ha fatto altro che svuotare le già vuote casse di comune, provincia e Regione”; certo, c’è tanto da lavorare, a partire dai bilanci fino ai trasporti, ma godiamoci questa gioia alla faccia di chi ci dà per spacciati!
(s.l.)
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