Il Napoli non c’è più. Crolla anche in casa con l’Atalanta dimostrando un calo fisico e mentale davvero pesante e riferibile a tutta la squadra (riserve comprese). Non è superfluo ricordare che gente come Cavani non si ferma da oltre due anni e come lui tanti dei ragazzi in maglia azzurra. E’ stato un anno faticoso e tutto sommato ricco di soddisfazioni che abbiamo pagato ad un prezzo troppo caro. A nessuno può far piacere perdere. Ci fa meno piacere perdere addirittura (ed in questo modo) con Juve, Lazio e Atalanta e rinunciare al campionato nel mese di aprile ma dobbiamo solo guardare avanti: un posto in UEFA, la sfida del 20 maggio, l’eventuale Supercoppa di Pechino, le scelte della società nei settori che di questa squadra vanno certamente rinforzati senza per questo fare processi sommari, dannosi e certamente non da tifosi veri dopo tutto quello che i nostri calciatori ci hanno regalato. E, postilla necessaria, di quali 3-4-3 o 4-4-2 o di quali sostituzioni parliamo se vengono meno 11 calciatori su 11 (compresi i tre “tenori”)? Del resto, lo avevamo già scritto, non ci sarebbe neanche piaciuta l’idea di sopportare nel 2012/2013 i pesi di un’altra Champions da pagare nel torneo italiano e ri-perdere a Torino o a Bergamo… Lasciamo riposare gli azzurri, allora, lasciamo giocare davvero i giovani nelle ultime giornate, in attesa della (vera) chiusura della stagione con un pizzico di amarezza, di rabbia e anche, per fortuna, di speranza… (s.l.)
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