Un Napoli stanco e, come al solito, sfortunato, perde anche a Roma contro la Lazio. Parentesi obbligata ancora sull’arbitro senza rischiare di essere accusati di vittimismo: era netto il rigore su Pandev e sull’eventuale 2 a 1 a nostro favore la partita sarebbe stata di sicuro diversa. Quest’anno, però, gira così, anche se questo non può farci perdere divista un dato: il Napoli è scarico forse più dal punto di vista nervoso che fisico ma è scarico, da De Sanctis allo stesso Mazzarri, da Cavani a Cannavaro passando per la stessa società che deve analizzare con freddezza e decisione la campagna acquisti di questo campionato e quella del prossimo. Resta un bilancio nel complesso più che positivo (ottavi di Champions, finale di Coppa Italia apertissima, terzo posto magari ancora lì se guardiamo alla prossima giornata) ma con una considerazione e una domanda: ci sono ancora 7 giornate da giocare con la grinta giusta da ritrovare presto (quella di De De Sanctis nella foto): i nostri tifosi non meritano certe sconfitte e certe umiliazioni specie su certi campi (anche a Roma il solito e vergognosamente impunito razzismo) e, domanda delle domande: se per tutto il campionato dobbiamo pagare la Champions (e la pagano pure squadre come il Milan battuto in casa dopo il Barcellona con rischi concreti di perdere lo scudetto), vale davvero la pena arrivare terzi senza essere (finanziariamente e tecnicamente) il Barcellona? E se puntassimo direttamente, decisamente e realisticamente per il 2013 a quel triangolino sulle maglie che manca da così tanto tempo dalle nostre parti?  P.S. Altra domanda delle domande (sperando che la risposta possa essere affermativa): e se questi risultati fossero il frutto di una ri-preparazione atletica (ricordate il Napoli pre-Chelsea?) in vista del 20 maggio? s.lanza