Il Napoli gioca male e perde peggio a Torino con la juve: 3 a 0 netto e senza attenuanti. Primo tempo dignitoso e poi il tracollo: ci sarebbe da dire qualcosa (altrove lo farebbero) sul gol di Bonucci in fuorigioco o sulla mancata espulsione di Lichtsteiner. Ci sarebbe da dire qualcosa sul fattoche nelle partite importanti il Napoli sembra non reggere soprattutto sul piano nervoso o sul fatto che la squadra paga ancora lo stress da Champions e sui dubbi che ci assalgono per l’anno prossimo (vale la pena davvero stressarsi con la Champions e pagare in campionato?), su certe scelte che la società dovrà fare in alcuni reparti (e le farà), ma su tutto prevale un dato: Il Napoli (la “Nazionale Napoletana”) non può perdere così con la Juve. Nel segno di una storia che ritorna tutte le volte che incrociamo i piemontesi, nel rispetto che la nostra gente (a migliaia su quegli spalti, per giunta caricati più volte dagli avversari) merita dopo un viaggio faticoso e costoso o dopo un anno trascorso da emigrante da quelle parti in attesa di un riscatto (o di un’umiliazione) che dura solo in apparenza 90 minuti ma che in realtà ci accompagna per 365 giorni, nella speranza di “vendicarsi” sportivamente di quell’ “inno napoletano” cantato in torinese per scherno (e per evidente inferiorità culturale) e di quei cori che nessuno ormai censura e che sono stati gridati dal prepartita al dopopartita invocando per tutti noi Napoletani (compresi quelli che tifano per i bianconeri!) la lava del Vesuvio… G.D.C., S.L.