Quello di Gaeta è sempre stato, per il Movimento Neoborbonico, un appuntamento importante. Quest’anno, dopo il grande successo della contro celebrazione dello scorso anno e dopo l’imprevisto e inevitabile rinvio di febbraio, nessuno si aspettava un risultato simile in termini di partecipazione, di coinvolgimento e di prospettive future. Oltre 150 le persone intervenute alla seduta straordinaria del “Parlamento delle Due Sicilie” con delegati provenienti da tutte le regioni del nostro antico Regno (e dagli “esteri”) e con un contributo di idee importanti per il nostro futuro. Oltre 400, nel pomeriggio, le persone intervenute al convegno aperto dalle note dell’inno delle Due Sicilie suonato da Francesca Romano e da un intervento musicale quanto mai significativo e commovente di Mimmo Cavallo accompagnato dalle immagini curate da Pino Marino e Daunia Due Sicilie (in un estratto dallo spettacolo “Fora Savoia”). Platea attenta dal primo all’ultimo minuto e durante tutti gli interventi moderati con partecipazione e discrezione da Marina Campanile (da Pino Aprile a Lorenzo Del Boca, da Claudio Romano ad Aldo Pace, da Sevi Scafetta, artefice principale dell’evento a Gennaro De Crescenzo, che hanno confrontato passato e presente tra primati positivi del passato e primati negativi del presente, smantellamenti di fabbriche e di banche, massacri e colonizzazioni ancora attuali…). Diversi, quest’anno, i momenti veramente da ricordare e da mettere nel nostro bagaglio di energie culturali necessarie per le prossime e numerose “battaglie”: dalla mostra di immagini del maestro Gennaro Pisco, che ha sintetizzato su carta, rame e tela le verità storiche che finora altri avevano affidato sole alle parole, alle dichiarazioni del sindaco di Gaeta Raimondi che ha sottolineato, commosso, i legami stretti e costanti tra la sua città, la storia borbonica e il Sud di ieri e di oggi, dai saluti affettuosi di Sua Altezza Reale Carlo di Borbone alla medaglia d’oro conferita dall’Ordine Costantiniano alla città fedelissima, dagli abbracci tra compatrioti che si sono ritrovati per le strade e sugli spalti (incalcolabile il numero dei presenti sulla rocca domenica mattina) tra ideali comuni e sempre più diffusi e radicati ai ragazzi con le divise borboniche guidati dal capitano Romano, le preghiere e la corona per i nostri caduti, le bandiere al vento e i tanti, tantissimi giovani in questi giorni più che mai presenti… Gaeta 2012 resterà nella nostra memoria a lungo. Andiamo avanti, allora, senza pause e senza dubbi, per la nostra strada: quella dell’orgoglio e del riscatto degli antichi Popoli delle Due Sicilie, ma più forti e sicuri del sostegno di tutti i compatrioti che non possiamo che ringraziare e che hanno condiviso con noi riflessioni ed emozioni, tra strette di mano, foto, domande, proposte, progetti e qualche lacrima… Movimento Neoborbonico, 11 marzo 2012
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