Frigento, piccolo comune in provincia di Avellino, ha un bellissimo centro storico settecentesco posizionato in cima ad un colle a 911 metri d’altezza. Non essendoci monti più alti nelle immediate vicinanze, dalla strada Panoramica Limiti si vedono ad occhio nudo più di 100 comuni ed i territori di 5 regioni (Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata). Dal 2007 ha ottenuto il riconoscimento regionale di Parco Urbano denominato “Panorami”. La valorizzazione dei prodotti tipici è molto sentita ed ogni anno si tiene la sagra della cicerchia, legume povero in via d’estinzione. Grazie alla cicerchia è gemellato con Serra de Conti (AN) che è presidio slow food per questo antico legume.
Fra le tradizioni di Frigento, i Carri Covoni: una volta mietuto il grano, si usava metterne da parte una quota simbolica per offrirlo in dono a San Rocco, protettore di Frigento, quale ringraziamento per il buon raccolto ottenuto. Il grano da offrire al Santo veniva intrecciato e posizionato in modo da ornare alcuni carretti di legno trainato da buoi. Da questa tradizione è nata la tirata dei carri dei covoni. Da qualche anno si è ripresa questa pratica. Nel pomeriggio del 15 agosto dal Santuario della Madonna del Buon Consiglio i carri addobbati col grano trainati da buoi partono alla volta del centro storico. Alla fine del percorso vengono sistemati davanti alla Chiesa del Purgatorio, dove stazionano per essere ammirati dai fedeli e dai visitatori.
E poi “I mezzetti”: la festività religiosa più sentita è quella di San Rocco, santo di cui è custodita una reliquia in Cattedrale. I rituali seguiti sono ancora quelli di un tempo. La sera della vigilia della ricorrenza, ai balconi ed alle finestre si vedono ondeggiare i cosiddetti “lampai”, che sono dei manufatti a forma di stelle o di spartane imbarcazioni o di tamburi realizzati con strisce di canna completamente ricoperte da carta velina variopinta. Il simulacro del Santo viene portato in processione lungo le strade del paese. Alcune devote portano sul capo i tradizionali “mezzetti”, grandi recipienti in legno contenenti all’incirca 30 kg. di grano (simbolo di abbondanza). I “mezzetti” sono ornati artisticamente con grano intrecciato, nastri colorati o fiori finti.
Una cittadina particolare, originalissima per la sua posizione ed indubbiamente ricca di fascino e storia.
Ilaria Buonfanti