Giorgio Bocca, nella sua ultima intervista pubblicata da “Libero” (29/9), rilascia la consueta serie di dichiarazioni contro il Sud, “un cancro” abitato da “gente orrenda, repellente e mostruosa”, con Palermo che “puzza di marcio”, con Napoli che sarebbe “un cimiciaio”, di fronte a “belve da caccia grossa con le quali non si può fraternizzare”.  Bocca, non nuovo a questo tipo di dichiarazioni, ha offeso milioni di persone contribuendo in maniera determinante alla diffusione di luoghi comuni e di un razzismo antimeridionale rischioso e dannoso in un momento delicato e complesso come quello che l’Italia (ed in particolare l’Italia meridionale) sta vivendo tra crisi economiche, disoccupazioni crescenti, un’emigrazione soprattutto giovanile sempre più drammatica e questioni meridionali tuttora irrisolte dopo 150 anni. Il Movimento Neoborbonico raccoglierà le adesioni (mail controbocca@libero.it) di quanti intendono finalmente reagire ad offese gratuite e gravi che danneggiano moralmente e materialmente (anche sotto il profilo turistico) le popolazioni dell’ex Regno delle Due Sicilie, sempre meno difese e rappresentate a livello economico, culturale e politico.

Nello stesso tempo i (numerosissimi) simpatizzanti e militanti neoborbonici sono invitati a non acquistare i libri da Giorgio Bocca e le riviste e i quotidiani con i quali collabora (Espresso e Repubblica in testa).

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