«Roma ha il Colosseo, Firenze ha “David” di Michelangelo, Venezia ha i canali, e Napoli è … borseggiatori e rifiuti non raccolti?» Non si tratta dell’ennesima campagna denigratoria contro la nostra amata città, ma dell’incipit di un reportage di un giornalista del New York Times che dopo un soggiorno a Napoli ne parla in modo a dir poco estasiato. Ebbene la risposta alla domanda di apertura è ovviamente negativa, perché Seth Kugel, il giornalista-turista, ha potuto constatare in prima persona che Napoli non è solo “monnezza”, camorra e criminalità. L’articolo prosegue con una bella dichiarazione d’amore: «Quando sono uscito dalla metropolitana nei pressi del centro storico di Napoli ci sono voluti circa 10 secondi per innamorarmi». Si tratta di emozioni che i napoletani conoscono bene, perché solo chi va al di là degli stereotipi, si addentra nel ventre di Napoli, nei vicoli che racchiudono secoli di storia e di cultura e resta emozionato davanti a quel mix tra l’elemento popolare e quello nobile di una città che non ha mai smesso di sentirsi Capitale. Proseguendo il suo soggiorno, il giornalista ha avuto modo di ammirare il grande patrimonio artistico di cui gode Napoli, dal Museo Archeologico alla Cappella San Severo, dal Museo di Capodimonte agli scavi di Pompei ed Ercolano, senza tralasciare le bellezze paesaggistiche di Capri e Procida. A deliziare inoltre il palato di Seth hanno provveduto le pizzerie di Via Tribunali e Starita a Materdei e le gustose pasticcerie con specialità tipicamente napoletane. Il giornalista è rimasto colpito dalla genuinità del popolo napoletano, dalla proprietaria del B&B dove ha alloggiato, al barbiere che lavora nella stessa bottega da cinquanta anni. Seth Kugel parla anche dei vicoli bui e della giusta prudenza utilizzata per evitare brutte sorprese («Ho lasciato il mio orologio a casa»), prudenza che in ogni caso è utile in ogni angolo del pianeta, ma si tratta in ogni caso di un attestato di stima verso la nostra città e contro la solita campagna diffamatoria della Napoli tutta “monnezza” e delinquenza.
di domenico matania

 

Di seguito è proposto il link dell’articolo di Seth Kugel:

http://frugaltraveler.blogs.nytimes.com/2011/06/07/naples-must-sees-and-see-what-happens/