Appena  pochi giorni orsono è stato rievocato l’eccidio alla stazione di Bologna avvenuto nel lontano 2 agosto del 1980.  Per  tale esecrando attentato etichettato come strage fascista ancora oggi pur avendo individuati i colpevoli che, peraltro si sono accusati di ogni atto criminale commesso,  hanno sempre negato la loro partecipazione a un così nefando evento.  Mi vengono alla mente le parole pronunciate dall’emerito Presidente della Repubblica Francesco Cossiga che  espresse il suo pensiero sull’estraneità di Giusva Fioravanti e Francesca Mambro.  All’ergastolo accanto ai due sunnotati fu condannato un giovane di 17 anni tale Ciavardini con l’accusa di essere stato la persona che avrebbe procurato l’esplosivo. Non fu per niente estranea la stampa nostrana che invocava a tutti i costi una punizione esemplare per gli indiziati.   A Tutt’oggi non sono stati scoperti i mandanti  che pur essendo noti ai servizi segreti non possono essere portati a conoscenza dell’opinione pubblica poiché minerebbero i rapporti fra l’Italia e qualche paese amico.
 
Il mio scritto vuole essere un parallelismo con quanto accaduto nello scorso mese di luglio nella civilissima Europa in Norvegia,  piccola nazione per numero di abitanti  posta ai confini dell’Europa. Nazione pacifica,  ricca perché produttrice di petrolio,  immune da  flussi migratori provenienti dalla profonda Africa e avente uno standard di benessere pro capite invidiabile.  Eppure ha avuto il suolo bagnato da sangue innocente proprio come l’evento italiano, in questa occasione la stampa ha posto l’evento nel dimenticatoio.  Esaminando questo recente crimine si è assistito a fatti a dir poco sconcertanti.
Si è visto all’inizio la foto del pluri assassino indossante paramenti massonici e in seguito sempre la stessa foto ma ritoccata  occultando sapientemente il grembiule.
 Si è fatto passare l’assassino per neonazista quando dai suoi scritti pubblicati a stralcio è espresso chiaramente l’odio per quella ideologia.
Gli si è appiccicata l’etichetta di razzista e non quella di xsenofobo facendo confusione sui due termini.  Lo scrivente è stato a Oslo e nel giro della città ha constatato che di extracomunitari non c’era neppure l’ombra.
Nessuno fino a oggi ha considerato la politica estera della Norvegia alquanto distinta e distante dai canoni comuni a cui si attiene il resto d’Europa.
Nessuno si è chiesto perché  le vittime scelte sono tutte norvegesi.

Alla luce di tali dubbi mi domando chi e per quale recondito scopo ha manipolato una mente esaltata facendole commettere tale crimine. Cui prodest?
Sono domande che certamente non avranno risposta.  Vedo analogie con l’evento italiano di 31 anni or sono.
Lascio il lettore con la triste considerazione, popolo bue continua a prosperare nella ricerca di un effimero benessere mentre altri ben più scaltri condizioneranno il tuo futuro.

Napoli 09/08/2011          

di Felice Abbondante