Amarissima sconfitta in casa con il Parma (2 a 3) e il Napoli ferma la sua corsa e, forse, molti dei sogni che ci avevano accompagnato fino a sabato sera. Non è il momento dei bilanci ma qualche cosa si può già dire. Tra motivi di rabbia e di speranza. Quelli negativi si legano, da un lato, all’incapacità (immaturità? Mancanca pesante di un bomber?) di chiudere le partite spesso dominate ma, dall’altro, anche a quelle dichiarazioni rilasciate da mister Mazzarri: troppi gli errori arbitrali subiti dal Napoli quest’anno fino alla sconfitta con i gialloblu di Guidolin (ammonizioni “elastiche” a seconda dei colori delle maglie, falli ignorati, rigori non concessi). Su altri campi (Juve-Cagliari, tanto per fare qualche esempio con le gomitate di Camoranesi o i rigori reclamati dai sardi) la legge sembra diversa. Così come è sistematicamente diversa quando si tratta di prove televisive o di tifosi in trasferta (negata anche quella di Bari…). E il tutto mentre aumentano le intercettazioni di qualche anno fa con protagonisti più o meno uguali a quelli di oggi. Non vorremmo pensarci ma è forte la sensazione triste di un “tavolo truccato”… La rabbia, però, aumenta se pensiamo che, nonostante tutto, il Napoli poteva vincere anche sabato sera con un poco di lucidità in più. Le speranze? La carica giusta a Bari e una giornata che nel complesso potrebbe essere ancora positiva…
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