I “soliti sapientoni” avevano  già emesso le loro sentenze. Ma il vero Napoli, quello dell’orgoglio e della classe, ha smentito tutti. La prima vittoria del Napoli in campionato arriva nel modo più bello. Gli azzurri espugnano il campo di Marassi battendo la Sampdoria per due reti ad una ed è una vittoria che ha un sapore speciale anche per il modo con cui è sopravvenuta. Il primo tempo è tutto di stampo partenopeo:gli azzurri sono padroni del gioco e producono anche un buon numero di palle gol ma si va al riposo sul risultato di zero a zero. Nella ripresa la Sampdoria sembra più in partita complice anche la fatica che comincia a farsi sentire tra gli azzurri ma è sempre il Napoli a mantenere il pallino del gioco: da segnalare una traversa per parte con Guberti per i blucerchiati e con Gargano su punizione per gli azzurri. Al settantottesimo arriva la doccia fredda per i tifosi del Napoli: Cannavaro strattona in area di rigore il neoentrato Pozzi ( in fuori gioco) e l’arbitro Valeri decreta il calcio di rigore; Cassano dal dischetto non sbaglia e il rammarico per la squadra di Mazzarri è davvero forte per le occasioni gettate al vento. Ma all’ottantatreesimo accade l’impensabile: prima Hamsik imbeccato da Gargano pareggia i conti, poi dopo tre minuti il Pocho Lavezzi pesca in area Cavani che con un destro delizioso insacca. Il Napoli batte la Sampdoria a Genova dopo quindici anni mettendo da parte i dubbi e i fantasmi che cominciavano a serpeggiare nell’ambiente napoletano. Mercoledì al San Paolo arriverà il Chievo: avanti Napoli!
d.m.