Sconfitta amara a Udine (3 a 1) ma sconfitta più preoccupante dello stesso risultato (in classifica, tutto sommato, siamo ancora lì). Dopo i numerosi “errori” arbitrali dall’inizio del campionato ad oggi, fanno riflettere le ultime due partite giocate contro il Genoa e ad Udine: Napoli padrone del campo ma ammonizioni, espulsioni, rigori e falli fischiati solo da una parte e in maniera scientifica a spezzare il gioco e a creare nervosismo non possono essere un caso. Quella attuale è una fase molto delicata del campionato soprattutto sotto il profilo psicologico: c’è il rischio che calciatori e società possano rassegnarsi all’idea che qualcuno non voglia il Napoli tra le prime quattro… E non veniteci a parlare di “arbitri scarsi” perché solo degli arbitri “bravi” possono condizionare concretamente le gare. E non veniteci a parlare di “provincialismi” o di “vittimismi” perché i danni del Napoli sono oggettivi e non si capisce perché quando si lamentano gli altri va bene e quando lo facciamo noi siamo colpevoli. Il presidente De Laurentiis avanzò qualche ipotesi inquietante qualche giorno fa e forse non aveva tutti i torti. Difficile giocare anche contro gli arbitri ma ci tocca continuare a farlo! P.S. Nota a margine per la prossima campagna acquisti: occorrerebbe ricordarsi di calciatori nati a Napoli ma protagonisti di accanimenti e gesti anti-napoletani tutt’altro che piacevoli…
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