I 150 anni dell’Italia unita: il Movimento Neoborbonico invita Calderoli a Napoli. In merito alle recenti polemiche sulle celebrazioni sui 150 anni dell’Italia unita rispetto alle quali il ministro Calderoli ha espresso il suo dissenso suscitando reazioni in tutti gli schieramenti partitici italiani, il Movimento Neoborbonico ha invitato Calderoli ad un pubblico dibattito a Napoli.
Pur non condividendo molti degli atteggiamenti e delle scelte politiche della Lega Nord, sotto il profilo storico-culturale non si può non riconoscere che la stessa Lega  esprime frequentemente posizioni condivisibili quando si tratta di affrontare le questioni legate all’unificazione italiana.
Di fronte alle prossime celebrazioni già caratterizzate da divisioni e dimissioni interne al comitato ufficiale, da finanziamenti comunque eccessivi e legati a progetti storiograficamente unilaterali, il Movimento Neoborbonico  ha richiesto allo stesso Comitato, al Ministro dei Beni Culturali e a quello dell’Istruzione di:
– devolvere i finanziamenti previsti alle zone terremotate degli Abruzzi dando un concreto segnale di unificazione e riconciliazione nazionale;
–  di tenere conto, nel corso dei convegni, delle pubblicazioni e delle mostre previste, di una storiografia sempre più diffusa e sempre più attenta a dati storici archivistici e oggettivi che a luoghi comuni e a  interpretazioni parziali, retoriche e, visti i risultati anche recenti, fallimentari, nell’ottica della costruzione di una identità nazionale.
Il Sud, in particolare, ha pagato più del resto dell’Italia un’unificazione-conquista sia in termini di vite umane (centinaia di migliaia di vittime tra i cosiddetti “briganti” massacrati dall’esercito sabaudo solo perché difendevano la loro antica patria), che in termini economici (dal saccheggio delle nostre banche allo smantellamento delle nostre fabbriche tra le prime in Europa).
Tutte cause reali di una questione meridionale tuttora irrisolta che, dopo 150 anni, andrebbero analizzate e illustrate a tutti gli italiani (leghisti compresi)…
 
Ufficio Stampa